Scienza
8 Parti del corpo che usavamo e che ora non ci servono più
L’uomo di oggi non è certo quello di ieri. Non parliamo solo di miglioramenti dal punto di vista tecnologico, scientifico o culturale, ma proprio anche di cambiamenti fisici. Nel nostro corpo ci sono elementi che praticamente non usiamo più, o quasi. Dal dente del giudizio ai capezzoli dell’uomo, passando per “l’ex coda”… la coccide. Ecco allora 8 parti del copro che usavamo e che adesso non ci servono più!
Appendice
Quanti problemi ci dà l’appendice? Molti e, guarda caso, ci accorgiamo di possedere questo organo soltanto quando è infiammata o da esportare. L’appendice, un tubicino lungo dai 5 ai 9 centimetri, sembra essere tra gli organi umani che non usiamo più perché non più in grado di assorbire i nutrienti e facilitare la digestione. Allora perché ce l’abbiamo? Probabilmente è un retaggio del passato, quando i nostri antenati si cibavano soprattutto di foglie; a prova di ciò il fatto che animali erbivori che consumano molta cellulosa hanno spesso un cieco molto allungato. C’è però chi non lo ritiene un organo inutile, infatti una recente ricerca suggerisce che l’appendice funga da “serbatoio” di batteri buoni per l’intestino, di cui è parte integrante.
Il dente del giudizio
Croce di molti giovani e non solo. Si pensa che con il dente del giudizio si segni il passaggio alla maturità e alla saggezza. Ma di certo questo non è un buon motivo per averlo in bocca, se risulta “non utile”. Difatti nella maggior parte dei casi, i denti del giudizio (4 molari) vengono esportati ed eliminati dalla nostra dentatura, questo perché la nostra bocca risulta essere troppo piccola per ospitarli. Oggi non li usiamo più, mentre un tempo dovevano essere quasi indispensabili. Difatti gli uomini primitivi mangiavano carne cruda, e dunque avevano una bocca più ampia e necessitavano di denti in più e più forti.
La coccige
La coccige è un prolungamento della colonna vertebrale, di cui rappresenta l’ultima parte. A cosa serve oggi? Sembra proprio a nulla, è solo un ricordo della cosa che avevamo!
Organo vomeronasale
L’organo vomeronasale, detto anche organo del Jacobson, è una piccola struttura posta tra palato alto e narici, e servirebbe a intercettare e sentire i ferormoni, che indicano quando si è disposti ad accoppiarsi. In alcuni animali funziona alla grande e risulta indispensabile, nell’uomo evoluto proprio no! Infatti pare che questo organetto non funzioni proprio, in quanto non collegato al nostro cervello. Tra le parti del copro che non usiamo più e che forse non abbiamo mai usato…
I capezzoli maschili
Possono essere ritenuti un punto erogeno o risultare sexy su un paio di bei pettorali muscolosi, ma secondo la natura non hanno una reale funzione. Infatti i capezzoli vengono sviluppati nell’utero materno ancor prima della formazione degli organi genitali. Insomma, il copro li crea per le donne… poi se si nasce uomo li tiene comunque.
Tubercolo di Darwin
Tra le parti del corpo che non usiamo più e che non tutti possiedono! Infatti solo il 10% della popolazione mondiale possiede il tubercolo di Darwin, un piccolo sporgenza nodulosa nella cartilagine superiore dell’orecchio, che sembra essere proprio un retaggio del passato. I nostri antenati li usavano per orientare e muovere le orecchie.
Muscoli erettori del pelo
Ecco chi sono i responsabili della pelle d’oca, che oggi proviamo esclusivamente quando diamo davanti a momenti emozionanti e coinvolgenti o al massimo per il freddo. I muscoli erettori del pelo, però, avrebbero la funzione di alzare la temperatura corporea e creare uno strato “termico” isolante a difesa dell’epidermide. Oggi questo sistema non è più molto efficace e rientrano tra le parti del copro che non usiamo più, infatti di certo non ci ripariamo più dal freddo con pellicce di orso.
Peli e peluria
Le donne li eliminano tramite cerette o epilazione definitiva. Questo significa che non ne hanno bisogno e che, in generale, nessuno ha più bisogno dei peli. In tempi lontani servivano a proteggersi dal freddo e per scaldarsi, oggi sono quasi superflui… almeno in grandi quantità.