Viaggi
I 5 posti più pericolosi del nostro pianeta (da non visitare)
Meglio stare seduti in poltrona o alla ricerca del pericolo? Viaggiare è uscire dalla routine quotidiana, ma non tutti i posti sono consigliati. Si può passare dal pericolo naturale a quello creato dall’uomo. Non sempre il problema è legato al clima o alla natura, ma spesso creato dalla mano distruttiva dell’uomo. Ecco i 5 luoghi più pericolosi del pianeta:
Caverna della morte, Francia
La Gouffre Berger Cave, meglio conosciuta come la “caverna della morte” è uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Profonda più di 1200 metri e con al suo interno un lago stupendo, ma terribile allo stesso tempo. Molti esploratori hanno perso la vita nel tentativo di entrarvi. Questa grotta presenta molteplici rischi, i maggiori sono la pioggia e le inondazioni che allagano e travolgono qualsiasi cosa vi sia sul loro cammino.
Linfen, Cina
Linfen è la città più inquinata al mondo. In questa città l’aria è velenosa e i tumori sono all’ordine del giorno, mentre le morti premature non fanno più notizia, così come i neonati nati deformi. Linfen insieme alle moltissime miniere di carbone, ospita anche 4 milioni di abitanti. I cinesi sono consci dello stato di questa città, infatti: “Se odi qualcuno e vuoi punirlo, mandalo a vivere a Linfen”.
Fukushima, Giappone
Fukushima non è sempre stato uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Guadagna questo triste primato nel marzo 2011, quando un forte maremoto creò il più grande disastro nucleare della storia dell’uomo dopo quello di Chernobyl. Attualmente i danni sono incalcolabili, mentre i livelli di inquinamento radioattivo sono fuori controllo.
Chernobyl, Ucraina
Sono ormai trascorsi più di trent’anni dal disastro nucleare, ma Chernobyl rimane una delle zone più pericolose della terra. L’esplosione ha inquinato il suolo per generazioni, mentre l’ingresso alla zona è severamente vietato.
Strada della morte, Bolivia
La strada della morte, si trova in Bolivia e collega La Paz a Coroico. Sono 70 km di pura paura. Questa strada di montagna è un autentico intreccio di tornanti e curve cieche che ogni anno miete tra le 200 e 300 vittime.