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Stile di Vita

15 cose imbarazzanti che tutti facciamo ma che nessuno ammetterà mai di aver fatto

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cose imbarazzanti che fanno tutti

Pensate che esitano esseri umani impeccabili? Se la risposta è sì, siete nel torto marcio. Ci capita spesso di pensare che gli altri siano più diligenti, preparati o intelligenti di noi, ma sappiate che spesso abbiamo questa percezione perché quelle piccole cose sconvenienti, che a volte proprio non si dovrebbero fare, non vengono mai rivelate. Nessuno ammetterà mai ad alta voce di aver mentito sulla propria preparazione culturale o di aver fatto cose strane sotto la doccia. Eppure è così. In questo elenco abbiamo raggruppato una serie di comportamenti che ognuno di noi ha assunto, almeno una volta nella vita, anche se non ne ha mai parlato ad anima viva. Che si tratti di aver recitato in bagno un'intera discussione avuta con qualcuno in passato, di aver invitato a cena un'altra coppia solo per studiarla e capire quali debolezze abbia, di aver immaginato di vivere in una realtà parallela o aver sbirciato la pagina social di una persona che non conosciamo e che ignora totalmente la nostra esistenza, tutti abbiamo fatto cose assurde che non ammetteremmo di aver fatto nemmeno sotto tortura!

COSE CHE SI FANNO SOTTO LA DOCCIA, MA NON SI DICONO!

Quello della doccia è un momento privatissimo; probabilmente è l'unico in cui siamo davvero soli con noi stessi e non siamo sottoposti al giudizio degli altri. Forse questo spiega perché, sotto il getto d'acqua, facciamo cose che in altre circostanze non faremmo mai. Ad esempio: vi è mai capitato di raccogliere l'acqua con le mani per poi lasciarla andare verso lo scarico? Oppure avete mai aperto la bocca facendo in modo che il getto d'acqua la centrasse in pieno? Pur essendo consapevoli che queste attività rappresentano uno spreco e non abbiano alcun senso, un po' per noia, un po' per gioco, le facciamo e quasi mai ci sentiamo in colpa. Molti sosterranno che la cosa più strana fatta durante una doccia è cantare a squarciagola; certo, è un classico. Ma nessuno ammetterà le altre stramberie che si è inventato e che ha attuato. C'è anche chi approfitta del momento del lavaggio per "pulire" la doccia, in modo da non doverlo fare in seguito e probabilmente, quando glielo chiedete, vi racconta anche che ha impiegato molto tempo per disinfettare ogni superfice. Attenzione, quindi se utilizzate il box doccia di qualcun altro: potrebbe non essere pulito come pensate. D'altra parte: voi lo avete mai raccontato a qualcuno? Avete mai svelato ad amici o familiari cosa vi passa per la testa quando siete sotto la doccia? La risposta, con ogni probabilità, è no.

SBIRCIARE LE PAGINE SOCIAL DEGLI ALTRI PER SENTIRSI MIGLIORI

I social hanno modificato ogni aspetto della nostra vita: dal modo di informarsi a quello di comunicare con gli altri. E' come se avessimo accesso a una finestra sempre aperta sulla vita di amici, conoscenti, colleghi e parenti. A ben pensarci si tratta di una costante esposizione della nostra privacy: tutti hanno accesso alla nostra quotidianità, così come noi abbiamo accesso alla loro, anche se non siamo postatori seriali. Spesso tendiamo a indagare le pagine social degli altri per mera curiosità o per noia, altre volte, invece, lo facciamo con lo scopo di sentirci meglio. Se notiamo che una persona, che magari non ci sta particolarmente simpatica, ha fatto un pessimo taglio di capelli o non ha superato un test tendiamo a sentirci meglio e diventiamo voraci. Iniziamo a paragonare la nostra vita alla sua e cerchiamo di capire chi sia in vantaggio, chi se la stia passando meglio, insomma. Provate a dire il contrario, provate ad affermare di non aver mai guardato un profilo solo con l'intento di migliorare la condizione del vostro ego. Nessuno lo ammetterà mai, ma è così! Perciò attenti a cosa postate: non sempre c'è chi gioirà dei vostri successi o si rammaricherà per le vostre sventure, anzi!

MENTIRE SPUDORATAMENTE SULLA TUA CULTURA

Usciamo dalla dimensione digitale per tornare in quella reale. Quante volte vi è capitato di ritrovarvi nel bel mezzo di una conversazione e fingere di conoscere a menadito l'argomento di cui si sta parlando? Non si tratta di arroganza; si innesca un meccanismo sociale per cui se non siamo in grado di inserirci ci sentiamo esclusi e poco validi. Talvolta mettiamo in discussione tutto il nostro vissuto, ma preferiamo non dirlo. Preferiamo evitare di affrontare le nostre défaillance, che siano culturali, musicali, letterarie, matematiche, inerenti all'informazione tutta, politiche e così via. Certo, magari tornati a casa proviamo ad approfondire degli argomenti, ma lo facciamo con la convinzione di non arrivare mai a possedere una conoscenza equa a quella delle persone con cui ci siamo interfacciati. Non lo ammetteremo ad alta voce, anzi probabilmente faremo fatica anche a dirlo a noi stessi, ma in molte circostanze mentiamo sul nostro background, sui nostri viaggi e sulle nostre abitudini.

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