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Curiosità

Le serie TV che raccontano il mondo della truffa

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Il mondo delle serie TV è sempre più attratto da una buona truffa. L'ha dimostrato negli anni rendendo protagonisti degli abili ladri e truffatori, ma di recente sono tante le storie vere portate sul piccolo schermo, seppur in chiave romanzata, che raccontano di truffe ai danni dei più. Un esempio recente è quello di Inventing Anna, il secondo prodotto originale realizzato da Shondaland per Netflix, così come The Dropout, che racconta di come Elizabeth Holmes ha truffato l'America (e il mondo della biomedica) con la sua azienda. Questa nuova tendenza televisiva pone l'accento sui truffatori e sulle loro abilità così ammalianti da aver convinto i network a regalare loro uno spazio sul piccolo schermo. Un azzardo ripagato con milioni di visualizzazioni e che spinge anche altri ad approcciarsi al genere. Ma quali sono le serie TV che raccontano il mondo della truffa?

Inventing Anna
Inventing Anna

Serie TV sulla truffa: Inventing Anna

Non potremmo che partire da Anna Delvey, una ragazza che si è finta ereditiera per anni e che invece ha truffato l'alta società americana. La sua storia, dopo aver conquistato le prime pagine della cronaca oltreoceano, ha ispirato Shonda Rhimes ed è diventata soggetto di una nuova serie televisiva. Si intitola Inventing Anna ed è arrivata sui piccoli schermi di Netflix a febbraio 2022. Mentre la sua storia andava in onda, la vera Anna Delvey ha seguito l'evolversi della vicenda richiusa in prigione. Ad interpretarla è stata Julia Garner, una delle giovani attrici di punta in casa Netflix. L'ostacolo più grande, a detta dell'attrice, è stato replicare il finto accento di Anna Delvey, un inglese masticato che incrocia tedesco e russo. Per riuscire al meglio, Julia Garner ha fatto visita alla vera Anna Delvey in prigione, chiedendole consiglio.

La storia di Anna Delvey non è comune a tante altre. Si parla di una truffa, sì, ma la diretta interessata non è d'accordo. Il suo obiettivo era quello di aprire un club esclusivo nel cuore di New York dove dare libero spazio all'arte. Ma, per riuscire nel suo intento, ha messo in piedi una truffa sin dalla sua presentazione. Si è spacciata per un'ereditiera tedesca con i fondi congelati fino al compimento dei 26 anni. Un ottimo escamotage per far abboccare i pesci più superficiali. E Anna ne ha trovati tanti sulla sua strada. In pochi si sono posti le opportune domande sul suo conto, ma la finta ereditiera è stata brava con i depistaggi. Ha sempre lasciato ricche mance negli hotel dove soggiornava, per poi non saldare mai il conto. Ha persino addebitato l'importo di un viaggio in Marocco sulla carta di credito di una delle sue più care amiche, che ha poi testimoniato contro di lei in tribunale. La vera Rachel ha scritto un libro su Anna Delvey e la fortuna arrivata dopo la truffa agli occhi dei più ha messo in discussione la veridicità delle sue parole.

Inventing Anna
Inventing Anna

Qual è il fascino di Anna Delvey

Quella di Anna Sorokin, detta Delvey, è una storia di truffa, ma anche di ambizione. Ha raggiunto gli Stati Uniti consapevole che il suo piano avrebbe potuto prendere vita soltanto lontano da casa, tra gli agi delle classi abbienti. E New York le è parsa la città perfetta per il suo piano. Ha studiato bene il suo piano d'attacco, circondandosi di nomi importanti e persone a cui non importa contare le monete in tasca. Ma la sua truffa è giunta al termine prima di poter dare vita al suo sogno più grande, la Anna Delvey Foundation. È stata arrestata ed è rimasta in prigione per quattro anni (anche se la sentenza le aveva assegnato 12 anni di reclusione). Dopodiché è scaduto il visto ed è stata trattenuta sotto custodia per un altro anno, esattamente nel periodo in cui è uscita Inventing Anna. La serie TV ha rispolverato l'interesse nei suoi confronti. La finta ereditiera è tornata sui social, più agguerrita che mai, spiegando di essere cambiata rispetto agli anni in cui è ambientato lo show di Netflix.

La verità è che Anna Delvey non è un'ereditiera e non ha mai vissuto nel lusso sfrenato. La sua è una famiglia di umili origini, che ha lasciato la Russia per la Germania in cerca di un posto migliore in cui vivere. Tuttavia Anna è intelligente, carismatica, furba e ha fatto della sua ambizione una missione di vita. Attraverso gli occhi di Inventing Anna, il suo personaggio affronta varie zone grigie. Certo è che Anna Delvey ha truffato banche, hotel, ristoranti e nomi importanti dell'alta società. Ma, al tempo stesso, è stata a sua volta sfruttata da chi le ha vissuto intorno, a partire dalle amiche che hanno approfittato del suo titolo da ereditiera per non sborsare mai un centesimo. E quel confine tra morale e immorale diventa improvvisamente sottilissimo. Ed è forse per questo che la storia di Anna Delvey piace così tanto.

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Il truffatore di Tinder

Il truffatore di Tinder

Se Inventing Anna è una storia che vi ha particolarmente interessato, allora avrete lo stesso feeling con Il truffatore di Tinder. Immaginate di incontrare una persona tramite una dating app. E se quella persona si presentasse come l'erede di un impero di diamanti, cosa pensereste? La prima reazione sarebbe: impossibile. E se quella persona riuscisse in qualche modo a convincervi che niente è impossibile? La storia di Shimon Hayut è - purtroppo - una storia vera e ha ispirato la realizzazione di una serie TV sulla sua truffa. Si intitola Il truffatore di Tinder e Shimon Hayut diventa Simon Leviev. Così si presenta alle giovani donne single che adesca tramite Tinder, una delle dating app più famose al mondo. Promette loro una vita di agi, fatta di viaggi e cene romantiche, gite a bordo di auto lussuose e soggiorni presso hotel stellati. Ma, quando la magia finisce, si smaschera anche la truffa. Simon non ha un centesimo e quella che era cominciata come una storia d'amore da fiaba diventa un grande thriller.

Le vittime di Simon Leviev sono donne single che cedono all'idea di una vita da sogno, per poi essere ingabbiate in debiti economici esorbitanti soltanto per avergli concesso un prestito. Il ragazzo di origini israeliane crea un castello di bugie con ogni donna che adesca, finge di non avere denaro con sé o di non potervi accedere, allora chi è in sua compagnia si lascia manipolare, gli dice di non preoccuparsi, che paga al posto suo, tanto glieli restituirà. Peccato che poi non sia così. O, peggio, inventa debiti da risarcire e storie di ricatti e inseguimenti. Di esempi del genere ce ne sono tanti, tantissimi, e attraverso Il truffatore di Tinder sono proprio le vittime a raccontare di Simon Leviev. A rendere questo prodotto differente da tanti altri è il coinvolgimento del vero Shimon Hayut nelle riprese della docu-serie. Si è sempre definito innocente e, partecipando alla serie TV, ha sottolineato: "Se fossi stato davvero colpevole, l'avrei fatto?". Peccato che si sia davvero spacciato per il figlio del magnate di diamanti Lev Leviev.

The Dropout
The Dropout

Serie TV sul mondo della truffa: The Dropout

Anche The Dropout ha riacceso i riflettori sulle serie TV che raccontano il mondo della truffa. Così com'è accaduto per le precedenti, anche questa è una storia vera raccontata con le fattezze di Amanda Seyfried che interpreta Elizabeth Holmes. La sua storia, narrata prima attraverso un podcast, ha poi convinto Disney+, per la sezione Star, a raccontarla anche in TV. Elizabeth Holmes ha fondato un'azienda biomedica, Theranos, con l'obiettivo di cambiare la sanità mondiale. Il suo intento era quello di realizzare un macchinario attraverso cui effettuare un'analisi completa del sangue tramite prelievo di una sola goccia di sangue. Un progetto ambizioso, considerando che la Holmes ha abbandonato il college al secondo anno, e che tuttavia l'ha portata a raccogliere milioni di dollari. Ha dato vita ad una startup, lasciandosi ispirare dai successi di Steve Jobs, e a soli 23 anni ha raccolto centinaia di milioni di dollari per lanciare la sua creazione, chiamata Edison.

Supportata dai suoi genitori, così come da uno staff di medici ed imprenditori di rilievo, Elizabeth Holmes ha tenuto testa alla truffa in un primo momento convincendosi che il suo macchinario prima o poi avrebbe funzionato. Ma quel desiderio di inventare qualcosa per gli altri viene presto soppiantato dalla necessità di restare a capo di Theranos. E quello scandalo imprenditoriale è stato portato a galla da un'inchiesta del Wall Street Journal. Ad oggi, Elizabeth Holmes rischia vent'anni di carcere per la sua truffa ai danni di collaboratori, investitori e anche pazienti.

WeCrashed
WeCrashed

WeCrashed

Nuova proposta di AppleTV+ è quella di WeCrashed, miniserie che racconta com'è nata la startup WeWork, un'idea di Adam Neumann che ha portato avanti anche grazie al supporto della moglie Rebekah e che poi ha visto perdere quota fino a schiantarsi. Il cast è stellare: i protagonisti hanno le fattezze di Jared Leto e Anne Hathaway e la miniserie è approdata in TV dal 18 marzo 2022. L'idea di lanciare una società globale di coworking è stata brillante, un po' meno il modo in cui è stata gestita e i continui debiti accumulati dal fondatore. Ispirata a una storia vera, WeCrashed racconta di come Adam abbia dato libero sfogo alla sua fantasia. Ha tentato più strade prima di WeWork, lanciando idee poco fattibili e di scarso interesse come le ginocchiere per neonati o il tacco metti-togli per le scarpe. Agli inizi degli Anni 2000, ha un'idea: perché non lanciare una startup per realizzare spazi di co-working in tutto il mondo? Un concetto all'epoca inusuale, ma che ha anticipato i tempi, considerando che ad oggi sono molti i lavoratori da remoto alla ricerca di spazi condivisi.

Visionario, egocentrico e ammaliatore, Adam Neumann ha realizzato un'impresa miliardaria poi caduta tragicamente. A primo impatto, la sua può essere considerata una truffa di pari livello a quella di The Dropout. La colpa del fondatore di WeWork è aver spacciato per originali idee che non lo erano affatto. Grazie al suo carisma, ha coinvolto nel progetto diversi investitori; in molti l'hanno definito un geniale business man, altri invece una persona dall'etica discutibile. Il successo delle sue gesta è stato infangato dai retroscena venuti a galla. Abusi sessuali denunciati poco prima delle sue dimissioni come CEO (avvenute nel 2019), maschilismo ben consolidato nell'ambiente di lavoro e resoconti falsati riguardo introiti e perdite in seguito alle varie denunce incassate.

lupin
Lupin

Serie TV sul mondo della truffa: Lupin

Prima ancora dell'intromissione di Netflix, la storia del ladro gentiluomo aveva già conquistato il mondo dell'intrattenimento attraverso manga e una serie TV animata durata anni. Quello di Lupin è un classico esempio di genio della truffa, eppure non è mai stato condannato per i suoi colpi pazzeschi. Quella realizzata da Netflix è una serie TV che si intitola Lupin, ma il protagonista Assane Diop, interpretato da Omar Cy, si ispira al grande Arsenio Lupin per emularne le truffe. Figlio di un immigrato senegalese, Assane conosce sulla propria pelle il costo dell'ingiustizia. Suo padre è stato accusato - ingiustamente - di aver rubato una preziosa collana appartenuta a Maria Antonietta. Una volta arrestato, l'uomo si è tolto la vita in carcere. Assane è certo che suo padre non sia il responsabile di quel furto, per cui decide di vendicarlo.

Serie TV francese, Lupin è liberamente ispirata ai romanzi di Maurice Leblanc. Il personaggio della serie TV si ispira all'iconico ladro gentiluomo per vendicare il padre quando, venticinque anni dopo la sua morte, la pregiata collana di Maria Antonella riappare magicamente. Questa rivisitazione contemporanea dell'iconico personaggio è piaciuta così tanto che Omar Cy ha guadagnato la sua prima candidatura ai Golden Globes, mentre Lupin ha in programma lo sviluppo di una seconda stagione.

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