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Facebook e Twitter, 3 cambiamenti importanti

Maggio 6, 2022 by Domenico Lascia un commento

Mentre Twitter diventa di proprietà di Elon Musk, Meta-Facebook, il colosso social di Mark Zuckerberg interamente online, sta per aprire il suo primo negozio fisico. Debutterà il 9 maggio e sarà nel campus di Burlingame in California, vicino alla sede della divisione Reality Labs cruciale per lo sviluppo del Metaverso. Il Metaverso è la nuova tappa dell’evoluzione di Facebook, che vuole distaccare Twitter e tutti gli altri social. Ossia una realtà aumentata al massimo che consentirà alle persone di vivere in un contesto virtuale come se fosse reale a tutti gli effetti: facendo acquisti in negozio, comprando casa, incontrando altri avatar, sviluppando relazioni umane ecc..

Facebook, primo negozio fisico

Il negozio fisico di Meta-Facebook punterà sui dispositivi che l’azienda guidata da Zuckerberg sta implementando, come gli altoparlanti intelligenti Portal, gli occhiali smart prodotti in collaborazione con Ray Ban e i visori Meta Quest 2, porta di accesso alla realtà virtuale. In un post sui social Zuckerberg ha spiegato che il nuovo negozio aiuterà gli utenti a capire le novità, mentre la società lavora sul Metaverso. Il negozio non sarà grandissimo: misurerà circa 140 metri quadrati. Ma avrà un enorme display attaccato al muro che trasmetterà i contenuti provenienti dai visori dei visitatori. Lo scorso autunno il New York Times aveva anticipato che la società stava prendendo in considerazione l’apertura di negozi fisici in tutto il mondo.

La Russia contro Facebook

La guerra in Ucraina sta intanto incrementando i suoi riflessi sui social, da Twitter a Facebook. In primo luogo perché la Russia ha bandito il social, così come la controllata Instagram. Mosca accusa i due personal media, che fanno capo a Meta, la società statunitense di Mark Zuckerberg, di essersi coinvolti in “attività estremiste“. Il riferimento, non detto, è appunto alla guerra della Russia in Ucraina. Quello esplicito, invece, riguarda la protezione dei “cittadini russi” dagli “appelli alla violenza” contro di loro. Lo scorso 21 marzo il tribunale di Tverskoy a Mosca ha formalmente definito le attività di Instagram e Facebook come estremiste. Non possono più operare nel paese, scrive l’agenzia di stampa Tass. Stando alla giudice Olga Solopova, il tribunale ha approvato la mozione presentata dall’ufficio del procuratore generale. Per ritorsione contro la guerra in Ucraina, il gruppo di hacker e attivisti internazionali di Anonymous ha violato il social network VKontakte: potremmo definirlo il Facebook della Russia.

Twitter a Musk, cambia tutto?

Twitter, nel frattempo, è passato a Elon Musk. Con un radicale voltafaccia rispetto alle attese, il Consiglio di amministrazione della società che cinguetta ha accettato l’offerta dal valore di 44 miliardi di dollari del patron di Tesla. L’intesa è stata resa nota il 26 aprile. Si tratta di uno dei maggiori leveraged buyout – acquisizione attraverso debito – di una società quotata in Borsa che sia mai stato effettuato. L’accordo dovrebbe chiudersi entro quest’anno. Twitter si appresta dunque a lasciare il mercato azionario di Wall Street a New York e a diventare un società del tutto privata. Il miliardario statunitense che progetta lo sbarco su Marte la controllerà interamente. Con l’acquisizione di Twitter l’uomo più ricco del mondo mette le mani su uno dei social più influenti del pianeta. Basti pensare alla circolazione di informazioni ufficiali, notizie giornalistiche, dibattiti fra gli utenti, e anche fake news, in relazione alla guerra in Ucraina.

“Twitter? Massima libertà di parola”

“Farò di Twitter la piattaforma della libertà di parola per eccellenza” afferma Musk. Una piattaforma su cui, tanto per fare un esempio, molti americani sperano di poter ritrovare presto Donald Trump. Il Twitter del fondatore, Jack Dorsey, espulse l’allora presidente uscente degli Usa, dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Secondo analisti e commentatori, Trump sta già pagando un conto salato per l’esclusione da Twitter. Il social media Truth, che ha messo in piedi per correre ai ripari, ha un pubblico limitato. Ed è già alle prese con una fuga di manager. Insomma: rischia di scomparire. Lo stesso Trump ha però escluso un suo ritorno sul nuovo Twitter di Musk. In ogni caso, il controllo assoluto di Twitter da parte di Elon Musk, che si auto-definisce “assolutista della libertà di parola“, adesso agita molti. C’è chi teme che con il patron di Tesla al comando Twitter possa diventare una “arena di odio“. Altri sono convinti che la sua crociata anti censura non risolverà i problemi che flagellano il social media da anni. Musk non ha ancora chiarito nel dettaglio cosa farà: al di là di voler procedere al delisting di Borsa, il patron di Tesla si è limitato a dire che Twitter ha bisogno di essere “trasformato“. E che dovrebbe basarsi su un algoritmo open source.

Nubi sul futuro di Twitter

I dipendenti di Twitter s’interrogano sull’impatto che Musk avrà sulla società. Preoccupati dalla volontà del miliardario visionario di voler smantellare le politiche di moderazione dei contenuti. E, soprattutto, di voler procedere con il delisting della società di fatto sottraendola ai riflettori pubblici e lasciando a Musk mano libera su come procedere. La frustrazione dei lavoratori nei confronti dell’azienda emerge chiaramente nelle chat private, dove si lamenta il silenzio dei vertici che li hanno lasciati all’oscuro. Nonostante molte perplessità Musk è riuscito a convincere diversi azionisti della bontà della sua offerta da 54,20 dollari per azione. E anche il fondatore, Jack Dorsey, dimessosi da Twitter per protesta lo scorso novembre, approva il passaggio di proprietà a Musk. Il Consiglio di amministrazione fino a due settimane nutriva dubbi sull’acquisizione. I ripetuti contatti degli ultimi giorni con i componenti del Cda hanno rimosso gli ultimi ostacoli. Adesso Elon Musk è un “barone dei social” pronto a rivoluzionare il settore. Così come ha fatto per l’industria automobilistica con le avveniristiche auto elettriche di Tesla. Ma non è chiaro se ciò sia un bene o un male.

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