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Curiosità

Le canzoni più famose che hanno compiuto 20 anni nel 2023

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Canzoni famose del 2003

Era il 2003 e l'Italia (o meglio il mondo) diceva addio al cantautore Giorgio Gaber e al Presidente onorario della Fiat, Gianni Agnelli. Nello stesso anno cadeva Baghdad e con lei tutti i simboli del potere di Saddam Hussein. A maggio di 20 anni fa il Milan vinceva la Champions League in una storica finale tutta italiana contro la Juventus. E a giungo del 2003 anche in Italia era introdotta la patente a punti. Ad ottobre dello stesso anno Michael Schumacher vinceva il suo sesto titolo mondiale di Formula 1. Intanto, nel mondo, si diffondevano canzoni diventate tormentoni, colonne sonore della vita di qualcuno o semplicemente melodie da ricordare e canticchiare. Oggi, quelle stesse canzoni, compiono 20 anni e noi vogliamo ricordarne alcune delle più celebri.

"Hey Ya!" - OutKast: il contrasto tra musica e significato nelle canzoni

OutKast
OutKast, video ufficiale del brano Hey-Ya @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Nel 2003 esce il brano Hey Ya degli OutKast. SI tratta di una delle canzoni più ballabili, apparentemente allegra che, in realtà, nasconde tutto il contrario di quello che la sua melodia potrebbe suggerire. Un contrasto accattivante tra melodia pop e il senso profondo di questo brano, lo hanno reso un vero successo. Il ritornello fa semplicemente Hey ya!, ma la canzone degli OutKast parla di un rapporto di coppia in crisi, nel quale l'amore è finito e si resta insieme solo per inerzia. La vera forza? Trovare il coraggio di cambiare. "Why are we still in denial when we know we’re not happy here?" (Perché neghiamo [la realtà] se sappiamo di non essere felici?).

"Crazy in Love" - Beyoncé ft. Jay-Z

Beyoncé e Jay-Z
Crazy in Love, Beyoncé ft. Jay-Z @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Il 24 giugno 2003 usciva Dangerously in Love, debutto solista della cantante Beyoncé. Nell'album è contenuto il brano Crazy in Love, divenuto il simbolo di un'intera generazione. Un brano che, in qualche modo, rappresenta una sorta di emancipazione femminile, così come la stessa cantate, che in questa canzone duetta con quello che diventerà il suo futuro marito Jay-Z, ha dichiarato più volte. La protagonista è una ragazza innamorata che, mossa dai suoi sentimenti, si ritrova a comportarsi come normalmente non farebbe all'interno di una relazione, tuttavia ciò che le importa è solo dare voce al suo "Folle amore". Concetto che, associato alla sensualità che il brano porta con sé, segna un punto di svolta nel panorama musicale contemporaneo.

Beyoncé: r'n'b e emancipazione femminile

Beyoncé
Beyoncé, video ufficiale Crazy in Love @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Crazy in Love è molto di più di una canzone d'amore. Si tratta di un desiderio di affermazione, nel quale le donne non sono e non devono più essere le 'accompagnatrici' degli uomini potenti di turno. Le donne hanno bisogno e diritto di affermarsi e Beyoncé, in qualche modo, fa da apripista a quel comparto femminile che darà un approccio differente alla scena hip hop ed r’n’b, prendendo un posto che prima apparteneva solo agli uomini e divenendo le fautrici di un nuovo modo di fare quel tipo di musica, senza aver paura di essere sensuali, decise e "pazzamente innamorate".

"In da Club" - 50 Cent

50 Cent
50 Cent, video ufficiale In Da Club @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

50 Cent è un personaggio, che a 20 anni dal suo primo successo, potremmo definire dai mille 'talenti'. Rapper, attore, imprenditore si è trasformato in uno dei rapper più famosi degli Anni 2000 grazie anche al suo 'scopritore' Eminem. Probabilmente, senza nascondere i rischi corsi nella sua vita, 50 Cent ha messo in pratica, forse più di altri, quello che è sempre stato il motto della sua vita: "Diventa ricco, o muori provandoci". E lui ci ha provato. In da Club è un brano del 2003 dove la 'bella vita' è forse la protagonista assoluta. In questa canzone 50 Cent si vanta dei suoi successi e della sua ricchezza e invita le persone a unirsi a lui nel club. Tuttavia, c'è un messaggio anche in questo testo all'apparenza forse superficiale: non vivere del giudizio della gente.

"Where Is the Love?" - The Black Eyed Peas ft. Justin Timberlake

Black Eyed Peas e Justin Timberlake
Black Eyed Peas e Justin Timberlake concerto @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Tra le canzoni che hanno segnato un'era e che ancora adesso viene voglia di cantare, quando passano alla radio, c'è sicuramente Where Is the Love? sia per la sua melodia piacevole, che per il significato che riporta al suo interno. Questo singolo rappresenta il primo brano estratto da Elephunk, il terzo album dei The Black Eyed Peas. Pubblicato il 16 giugno 2003, il singolo vede il contributo vocale di Justin Timberlake, che è anche tra gli autori della canzone. Where Is the Love? è un canzone di denuncia verso le ingiustizie del mondo. Una canzone contro la guerra, il terrorismo, la corruzione e il razzismo. Il gruppo simula una telefonata a Dio (Justin Timberlake) chiedendogli "Dov’è l’amore?".

"Where Is the Love?" tra le canzoni di denuncia, ieri come oggi

Black Eyed Peas
Black Eyed Peas, video ufficiale Where Is the Love @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Where Is the Love ha compiuto 20 anni nel 2023 eppure, come ieri, ancora oggi non manca quella spinta a chiedersi dove sia finito davvero tutto l'amore. "Now, you gotta have love just to set it straight" (Devi avere l’amore per mettere le cose a posto) "Take control of your mind and meditate" (Prendi il controllo della tua mente e medita) "Let your soul gravitate to the love, y’all, y’all" (Lascia che la tua anima graviti intorno all’amore) sono frasi che vorremmo urlare, forse, a chi mette nel desiderio di potere il motore delle sue azioni. I Black Eyed Peas e Justin Timberlake lo cantavano 20 anni fa.

"Bring Me to Life" - Evanescence

Evanescence
Evanescence, video ufficiale Bring Me to Life @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Era il 22 aprile 2003 quando Bring Me to Life fu pubblicato come primo estratto dal primo album in studio Fallen del gruppo rock americano Evanescence. La cantante del gruppo, Amy Lee, che ha scritto il brano, all'epoca aveva 19 anni ed era nel pieno di una crisi per una relazione infelice. Come lei stessa ha raccontato, Bring Me to Life è arrivata quando ha conosciuto quello che poi è diventato suo marito. Un invito, dunque, a guardare nella propria oscurità e ritrovare sempre il modo per uscirne fuori, anche con l'aiuto di qualcuno. Vuoti, addormentati, privi di anima sono le sensazioni che in tanti possono provare durante i periodi di sofferenza. La ripetuta richiesta, "svegliarmi dentro", è il desiderio, però, di essere salvati e voler tornare alla vita e alla luce.

Canzoni sulla diversità: "Beautiful" - Christina Aguilera

Christina Aguilera
Christina Aguilera, video ufficiale Beautiful @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Tra le canzoni che sicuramente meritano di essere menzionate e che hanno segnato un'epoca, continuando ad avere il loro meritato eco ai giorni nostri, c'è Beautiful, brano di Christina Aguilera del 2002. Si tratta di una canzone che si potrebbe considerare un inno alla bellezza contenuta nella diversità di qualsiasi genere. Un inno contro uno dei mali della società: il vivere di apparenza. Ad interpretarla una cantante dalla voce potente, in grado di dare memorabilità ad un brano intriso di significato. Un grido pacato e musicale contro quell'apparenza che può distruggere gli animi più sensibili e che ha bisogno di essere sdoganata.

La storia di "Beautiful"

Linda Perry
Linda Perry interpreta una delle sue canzoni @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Il brano di Christina Aguilera uscì nel 2002, ma non prima di affrontare alcune vicissitudini. Infatti, la canzone era stata scritta da Linda Perry, cantautrice e produttrice discografica che affrontava in prima persona una sua protesta intima. Per questo, restia a volerla rendere pubblica. Ma quando Christina, che lavorava per la sua etichetta discografica, la ascoltò supplicò Linda Perry di fargliela cantare. Il successo che ne derivò è storia, culminato con la vittoria ai Grammy Award del 2004. Nel brano si nascondo debolezze, disturbi alimentari e sofferenze che non vengono però sottolineati con durezza. Al contrario, il brano tocca con struggente dolcezza la bellezza di accettare sé stessi sempre e superare i limiti dettati dall'apparenza. "You are beautiful no matter what they say. Words can't bring you down, no, no" (Sei bella, non importa quello che dicono. Le parole non possono abbatterti, no, no).

 Canzoni d'amore: "White Flag" - Dido

Dido
Dido, video ufficiale White Flag @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

White Flag è pubblicata il 1° settembre 2003 come primo singolo del secondo album di Dido, Life for Rent. Il titolo della canzone è, praticamente, un contrapposizione a quello che poi è il significato della canzone stessa. La 'bandiera bianca', infatti, indica convenzionalmente la resa, Dido invece canta: "I will go down with this ship. And I won't put my hands up and surrender. There will be no white flag above my door. I'm in love and always will be" (Affonderò con questa nave. E non alzerò le mani per arrendermi. Non ci sarà nessuna bandiera bianca sopra la mia porta. Sono innamorata e lo sarò sempre). Resilienza, persistenza e desiderio di lottare contro le avversità. Una dichiarazione d'amore solida e pertanto incrollabile.

"Lose Yourself" - Eminem e la sua vita nelle sue canzoni

Eminem
Eminem, video ufficiale Lose Yourself @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Altro brano celebre e oggi, dopo 21 anni dalla sua uscita, sempre attuale è Lose Yourself di Eminem. Rapper dalle molteplici sfaccettature, controverso, ma amato anche dalle generazioni che non gli sono contemporanee. Eminem scrive questo brano durante una pausa dalle registrazioni di 8Mile, film che lo vede protagonista e che racconta una parentesi importante della sua vita. E come ogni testo anche Lose Yorself è un brano che parla di lui e che parla del coraggio, dell'istinto a non arrendersi e a lottare per i propri sogni. L'invito è a cogliere le opportunità e non arrendersi, nonostante le innumerevoli difficoltà che, inevitabilmente, si possono incontrare. Perché certe opportunità arrivano solo una volta nella vita e non bisogna lasciarsele scappare: "This opportunity comes once in a lifetime".

"Clocks" - Coldplay

Coldplay
Coldplay, video ufficiale Clocks @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

Tra le canzoni dei Coldplay, Clocks è una di quelle che ha qualcosa di speciale. Sono gli orologi, o meglio il ticchettio degli orologi, che possono avere la possibilità di ricondurre alla realtà chi si sente sopraffatto dagli affanni della vita. Una lotta continua contro una marea che tende costantemente ad abbatterci contro la costa. Le insicurezze, i pericoli, le paure che sembrano sovrastare. Ma il ticchettio dell'orologio, ancora ben riconoscibile, dà un ritmo alla ricerca della comprensione della vita, con le sue molteplici sfaccettature. Una richiesta d'aiuto che può presentarsi come universale, nella quale si cerca un posto per trovarsi dalla parte giusta e, quasi in maniera ancestrale, questo posto è la casa: qui si possono trovare le cure alle proprie ferite. "Home, home where I wanted to go" (A casa, a casa è dove volevo andare).

"Hurt" da Trent Reznor a Johnny Cash

Trent Reznor
Trent Reznor, video di Hurt degli Nine Inch Nails @Crediti frame YouTube - VelvetCommunity

L'ultimo brano su cui vogliamo porre l'attenzione in questa rassegna di canzoni celebri e ventennali è una canzone talmente intima e dolorosa che, tuttavia, merita di essere ricordata per la sua purezza. Hurt, in realtà, esce nel marzo del 1994 ed è la traccia finale di The Downward Spiral dei Nine Inch Nails. In quest'album Trent Reznor racconta la storia di un individuo alla ricerca della propria salvezza, perso in un vortice di autodistruzione. Hurt chiude questo struggente racconto, rivelando che tutto ciò che resta è il dolore della solitudine e del sentirsi abbandonati. Ma, nelle sue corde delicate e quasi sussurrate, esprime anche il desiderio di voler trovare la forza di ricominciare da capo e tornare a vivere. Trent Reznor mette in musica la parte più intima di sé stesso e del suo malessere ed è questo che colpisce Johnny Cash che fece una sua versione di Hurt nel 2002.

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