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Top 15 città fantasma nel mondo

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Ci sono diverse città fantasma in tutto il mondo, ognuna con la sua storia unica di abbandono e desolazione. Una ghost town è anche detta una città morta. Le cause? Il fallimento dell'economia locale, ad esempio. Oppure l'esodo della popolazione verso zone più favorevoli. Ma anche le conseguenze di una guerra o di catastrofiche calamità naturali. Alcune città fantasma rinascono sotto forma di città viventi, come Alessandria d'Egitto. Di certo esistono città fantasma pressoché in tutti gli Stati e le regioni importanti. Ecco una lista di 15 città fantasma che si trovano nei più diversi angoli del nostro pianeta.

L'antica città di Pompei, Italia

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Pompei Foto X @pompei79

Sebbene non sia tecnicamente una città fantasma nel senso tradizionale del termine, Pompei è rimasta congelata nel tempo dopo l'eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo. In questo modo ha offerto a tutti uno sguardo straordinario nella vita dell'antica Roma. A suo modo Pompei è ancora viva. Periodicamente, infatti, continuano e emergere meraviglie archeologiche dal sottosuolo della città fantasma. Il 15 dicembre 2023 si inaugurerà presso la Palestra Grande dell’area archeologica una mostra dal titolo L’altra Pompei: vite comuni all’ombra del Vesuvio. Un'eccezionale esposizione di reperti che riguardavano l'esistenza di artigiani, negozianti, prostitute, liberti e schiavi.

Pripyat, Ucraina

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Pripyat. Foto X @fasc1nate

Abbandonata dopo il disastro nucleare di Chernobyl del 26 aprile 1986, questa città è un'icona della desolazione post-apocalittica. Pripyat, al confine fra Ucraina e Bielorussia, era una città moderna, che al momento dell'abbandono contava circa 50mila abitanti e possedeva due ospedali, di cui uno pediatrico. Ma anche due centri commerciali, due hotel, numerosi bar e ristoranti, un cinema, un teatro, un centro polifunzionale. La piscina coperta fu lasciata attiva fino al 2000, al servizio del personale che continuava a lavorare presso la centrale. Era soprannominata "la città dei fiori" per le sue numerose aiuole pubbliche. Il tenore di vita medio era relativamente alto rispetto a quello del resto dell'Unione sovietica. Oggi l'area di Pripyat è contesa fra russi e ucraini a causa dell'invasione russa del 24 febbraio 2022.

Hashima, l'isola-città in Giappone

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Hashima. Foto X @Paola_Glmnn

Conosciuta anche come Gunkanjima (l'isola della corazzata) per la sua forma, era una città mineraria abbandonata nel Mar del Giappone dopo la chiusura della miniera di carbone nel 1974. Pur essendo dotata di tutti i servizi indispensabili, Hashima rappresentava una realtà alienante per i suoi abitanti. L'approvvigionamento di merce, viveri e acqua potabile era garantito unicamente da rifornimenti dalla terraferma, spesso ostacolati dai violenti tifoni. Dopo 35 anni anni di completo abbandono, nel 2009 parte dell'isola è ritornata accessibile per ospitare brevi itinerari turistici. E dal 2015 è uno dei 23 siti storici industriali inseriti tra i patrimoni dell'umanità dall'Unesco.

Centralia, Pennsylvania, USA

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Centralia. Foto X @weird_sci

Un incendio sotterraneo che brucia dal 1962 ha portato all'evacuazione quasi totale di questa città, rendendola virtualmente abbandonata. Centralia si trova negli Stati Uniti d'America, nella Contea di Columbia, all'interno dello Stato della Pennsylvania. La città è divenuta tristemente famosa a causa dell'incendio scoppiato ormai 61 anni fa e che ancora arde nel sottosuolo ricco di antracite. L'incendio continua svilupparsi a più di 100 metri di profondità, su una superficie di quasi 15 chilometri quadrati. In quelle che una volta erano miniere di antracite. La popolazione è passata dai 2.761 abitanti del 1890 ai soli 7 del 2013.

Bodie, California, USA

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Bodie. Foto X @rcwmsn

Una città mineraria dell'era dell'oro è ormai abbandonata e conservata come parco storico. Offre uno sguardo sul mitico passato della corsa all'oro negli Stati Uniti. Bodie è situata a oriente della catena montuosa della Sierra Nevada, nella contea californiana di Mono. Gli Stati Uniti la riconoscono come luogo di interesse storico nazionale, sotto la denominazione di Sito storico di Bodie (Bodie Historic District). Acquisito nel 1962 lo status di parco storico, la città è ricaduta sotto l'amministrazione dei Parchi di Stato della California (California State Parks). Adesso ha un solo abitante. Nel 1987 la rock band degli U2 realizzò a Bodie un servizio fotografico per l'album capolavoro The Joshua Tree.

La città di Kolmanskop, Namibia

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Kolmanskop. Foto X @Africa_Archives

Fondata durante la corsa al diamante in Africa, agli inizi del Ventesimo Secolo, Kolmanskop è una città fantasma che gli abitanti, minatori tedeschi, abbandonarono dopo l'esaurimento delle miniere, pochi decenni più tardi. Come si vede si ripetono spesso le storie delle ghost town: aree urbane tirate su in fretta e furia e altrettanto rapidamente abbandonate quando ormai i giacimenti minerari dell'area non interessavano più le attività estrattive.

Fordlandia, Brasile

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Fordlandia. Foto Wikipedia Commons

Costruita in Brasile nel 1928 da Henry Ford come una città industriale per la produzione di gomma, Fordlandia ha un nome dal sapore quasi surreale. Come quello di una città dei cartoni animati. Eppure è esistita davvero: fu abbandonata dopo vent'anni perché dal punto di vista economico costituì un fallimento totale. Ford, il magnate industriale statunitense dell'automobile, s'inventò Fordlandia al fine di assicurarsi una fonte di gomma coltivata per le operazioni di fabbricazione di auto nelle sue aziende statunitensi. Ma le condizioni di lavoro imposte ai brasiliani erano vessatorie e dal 1945 la produzione di gomma sintetica nel mondo mandò in crisi il business di quella che divenne una città fantasma.

Bannack, Montana, USA

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Bannack. Foto X @HoganSOG

Una città mineraria dell'ovest americano, ora abbandonata e mantenuta come parco storico statale, fa parte delle ghost town più celebri di tutta l'America. Fondata nel 1862 col nome Bannock Indians, è stato il sito del Montana dove per la prima volta è avvenuta una grande scoperta d'oro nel 1862. Per due anni, fino al 1864, è stata la capitale del Montana, finché Virginia City divenne il centro politico e amministrativo dello Stato. Bannack ha continuato comunque ad esistere come città mineraria, sebbene con una progressiva diminuzione della popolazione. L'ultimo residente risale al 1970.

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