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Record sportivi incredibili e insuperabili

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Fra le cose che ci appassionano di più ci sono i record sportivi. Da Guinnes dei primati o meno. Ma che comunque ci colpiscono e ci interessano. Invadono la nostra fantasia e non di rado fanno venir voglia di seguire più da vicino le performance degli atleti. Gli appassionati di record sportivi, sia di quelli battuti che di quelli ancora da battere, sanno bene quali atleti sono stati capaci di lasciare un segno indelebile nella mente e nel cuore degli spettatori.

I record e lo sport

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La tre volte campionessa olimpica di nuoto Katinka Hosszu. Foto X @HosszuKatinka

I record nel mondo dello sport attirano l’attenzione perché ci mostrano che le capacità umane possono essere costantemente superate. Malgrado tutto ciò, molte di queste cifre non vengono battute da anni. E ogni volta, ogni anno, a ogni competizione chi è in gara tenta costantemente di superare i record nel mondo dello sport.

I record fra nuoto e basket

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La nuotatrice olimpica statunitense Ariana Kukors Smith. Foto X @ajplus

Non si può mai dire che di un record sportivo che non verrà mai superato, perché è comune che ci siano atleti molto più preparati dei loro predecessori. Tuttavia merita l'attenzione di tutti, appassionati di sport e non, il ripercorrere quali siano i più stupefacenti record mai realizzati anche se magari battuti e destinati a esserlo prima o poi. Ad esempio ecco la  nuotatrice più veloce nei 200 metri misti. Se c’è una competizione difficile nel nuoto, sono i 200 metri misti. Questo perché, da un lato, i nuotatori devono cambiare il loro stile di nuoto ogni volta che arrivano dall’altro lato della piscina – farfalla, dorso, rana e stile libero. E, dall’altro, perché questa prova ha una lunga storia di doping alle spalle. Tuttavia a infrangere questi stigmi è stata l’atleta ungherese Katinka Hosszu, che a 26 anni ha battuto il record ai Campionati mondiali di nuoto di Kazan nel 2015. Hosszu ha raggiunto un tempo di 2:6'12''. Ovvero 3 centesimi di secondo in meno rispetto all’americana Ariana Kukors, che deteneva il record fin dal 2009.

Il record dei punti in NBA

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Kobe Bryant. Foto X @NBAinthezone

Ma fra i record da tenere bene a mente c'è anche quello del maggior numero di punti realizzati nella storia del basket. Naturalmente la patria di questo sport sono gli Stati Uniti d'America e il suo simbolo è la NBA, la National Basketball Association. La storia della NBA è davvero emozionante, soprattutto quando parliamo di record nel mondo dello sport. Era l’anno 1962 quando il giovane Wilt Chamberlain segnò nientemeno che 100 punti in una singola partita. La sua squadra, i Philadelphia Warriors, aveva battuto i New York Knicks per 169 a 147, ovviamente grazie alle prestazioni di "The big dipper”, l'Orsa Maggiore. I giocatori di basket più vicini al record di Chamberlain sono stati il recentemente scomparso Kobe Bryant (81 punti con i Los Angeles Lakers) e David Thompson (73 punti con i Denver Nuggets).

Nadia, la ginnasta perfetta

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Nadia Comaneci. Foto Mondiali.it

Uno dei migliori record nel mondo dello sport è quello della ginnasta perfetta: Nadia Comaneci. Nadia è un mito assoluto per generazioni di atlete e per moltissimi sportivi di tutto il mondo che l'hanno amata come un fenomeno davvero unico nel suo genere. È entrata nella storia dello sport olimpico diventando la prima e l’unica ginnasta a ricevere un 10 nella sua presentazione. Nemmeno la tavola dei punteggi era pronta per quel risultato e i giudici hanno dovuto darle un 1,00 (il massimo fino ad allora era stato 9,95). La ginnasta perfetta aveva solo 14 anni al momento del record. Ha vinto 9 medaglie olimpiche, 5 d’oro, e accanto alla russa Svetlana Khorkina è la tre volte campionessa del campionato europeo. Con la sua performance, Nadia Comaneci ha fatto la storia dei Giochi olimpici nel 1976.

Il salto più lungo

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Carl Lewis. Foto Facebook/Patrick Vollkommer

Fra i record indimenticabili c'è anche il salto più lungo del mondo. Per parlare di questo risultato straordinario dobbiamo andare indietro fino agli Anni Novanta, più precisamente fino al 1991. Si tratta di uno degli eventi più emblematici di questo sport. I campionati del mondo di atletica leggera si stavano svolgendo a Tokyo quando Carl Lewis - soprannominato non a caso il figlio del vento - ha battuto due volte il record del salto in lungo. Lewis fece un salto di 8,93 metri, lasciandosi alle spalle gli 8,91 metri di Bob Beamon raggiunti nel 1968. Tuttavia, non è lui a detenere il record, ma un atleta finora sconosciuto: Mike Powell, che ha registrato un record di 8,95 metri, non ancora superato.

I record dei pugili

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Rocky Marciano. Foto Politica7.it

Sul fronte della boxe, Rocky Marciano è uno dei migliori pugili della storia, su questo non c’è dubbio. Ma no solo. Marciano è anche colui che detiene il record che è rimasto imbattuto più a lungo: niente di meno che 49 vittorie in 49 combattimenti. Sì, avete capito bene: non è mai stato sconfitto. E non basta perché 43 di queste vittorie Rocky le ha ottenute per knockout. Ossia, come è noto, perché il pugile avversario è andato al tappeto e non è riuscito a rialzarsi nei 10 secondi regolamentari. In sostanza ha ricevuto un colpo che lo ha messo Ko. Ci sono voluti quasi 60 anni per eguagliare il suo record: nel 2015 Floyd Mayweather Jr. ha annunciato il suo ritiro dopo aver vinto 49 combattimenti – 26 per knockout e 23 per decisione. Due anni dopo, Money tornò sul ring e batté Conor McGregor, raggiungendo i 50 combattimenti e un nuovo record.

I calciatori e i loro strani record

Uzbekistan players and officials celebrate after the FIFA U-17 World Cup round of sixteen match between England and Uzbekistan at the Jakarta International Stadium, Indonesia, 22 November 2023. Uzbekistan won the match 2-1. EPA/ADI WEDA
Ansa - EPA/ADI WEDA

Fra i record sortivi che non possiamo di certo ignorare ci sono quelli che hanno a che fare con lo sport più popolare in buona parte del mondo: il calcio. Ecco quindi che non si può non ricordare Just Fontaine, nato in Marocco, ma di nazionalità francese. Qual è il suo vanto? Essere il migliore capocannoniere in assoluto. Fontaine è riuscito a segnare 13 gol ai campionati mondiali di Svezia del 1958. Secondo gli esperti degli annuari di calcio, la sua è stata una delle migliori performance della storia. Questo risultato, unito alle prestazioni dell’eccellente giocatore Raymond Kopa, aveva portato la Francia al terzo posto nel torneo di quell'anno straordinario. Fontaine aveva segnato tre gol contro il Paraguay, due contro la Jugoslavia, uno contro la Scozia, due contro l’Irlanda del Nord. Ma anche uno contro il Brasile e ben quattro contro la Germania federale (la Germania Ovest, prima della riunificazione dell'Est e dell'Ovest nel 1990).

Salto con l'asta e il suo grande padrone

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Sergey Bubka. Foto X @KerrTsion

Il nuovo fenomeno del salto con l'asta Armand Duplantis detto Mondo, ha collezionato record mondiali indoor con uno strepitoso 6.23, ma dovrà ancora fare i conti con la fama del mito assoluto: lo zar Sergey Bubka. Il 31 luglio 1994 Bubka torna in pedana dopo il buen ritiro in Svezia, in un rifugio isolato tra i boschi per smaltire lo stress e lavare l'onta della disastrosa performance ai Giochi Olimpici di Barcellona 1992.Sono in molti a bollarlo come 'finito', ricorda Eurosport, ma il campionissimo sulla pista del Sestriere autografa la zampata d'autore. E supera quota 6.14 migliorando di un centimetro il primato da lui stesso stabilito due anni prima.  Tenendo fede alla promessa fatta ai figlioletti Vitalj e Sergey junior vince una Ferrari 348 decappottabile. Fu quello il premio messo in palio dagli organizzatori del meeting per i recordmen del mondo, da anni in attesa di un padrone.

I record di velocità umana

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Usain Bolt. Foto Reuters

Fra i record che non possiamo dimenticare c'è quello del 2008 ai Giochi di Pechino. Usain Bolt, sprinter giamaicano, aveva proiettato la velocità mondiale in un'altra era con sbalorditivo crono di 9’’69 transitando sul traguardo con la scarpetta chiodata slacciata. Negli ultimi 15 metri il suo sforzo si era per giunta convertito in un’esultanza smodata, come dopo un gol al 90° minuto. Un anno più tardi Usain Bolt, senza mai staccare il piede dall’acceleratore, autografa il record di una carriera sulla pista di atletica in tartan blu dell’Olympiastadion di Berlino, ai Campionati del mondo. Ovvero il 9’’58: la cifra stilistica del fulmine di Trelawny.

È Pietro Mennea il record dell'Italia

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Pietro Mennea; a destra Gianni Minà. Foto Facebook/Paolo Deri

Ma anche noi abbiamo i nostri record men. Dal 1979 al 1996 il record del mondo dei 200 metri di atletica non fu appannaggio di un super uomo sovietico o di un culturista americano, bensì di un piccolo e umile velocista di Barletta. Quel 19'72 fu figlio dell’aria rarefatta di Città del Messico ma soprattutto di una forza di volontà sovrumana, la stessa che un anno più tardi avrebbe consentito alla Freccia del Sud di conquistare un’impensabile medaglia d’oro olimpica a Mosca. Si potrebbero versare fiumi d’inchiostro su quel primato, ma come ricorda Eurosport fu lo stesso Mennea a descrivere le sue convinzioni al giornalista Gianni Minà. Dopo aver tagliato il traguardo della finale delle Universiadi, in quell'indimenticabile 12 settembre del 1979. "Sono 11 anni - disse - che vado alla ricerca di un risultato del genere. Adesso anche io sono primatista del mondo! Io, un ragazzo del Sud senza piste, sono riuscito a fare il record del mondo togliendolo forse alla persona cui non volevo toglierlo, cioè al famoso Tommie Smith. Il quale ha detto che questo sport è umile e io sono partito con umiltà arrivando a stabilire questo record!"

Jesse Owens, l'oro contro l'odio

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Jesse Owens. Foto X @banchlorpyrifo1

L’eredità spirituale del leggendario Jesse Owens, sottolinea Paolo Pegoraro su Eurosport, sono le quattro medaglie d’oro conquistate ai Giochi di Berlino 1936 sotto gli occhi di Adolf Hitler. Tuttavia non tutti sanno che il velocista originario dell’Alabama un anno primo infranse ben 6 record del mondo nel giro di 45 minuti al Big Teen Meet di Ann Arbor, nel Michigan. Il 25 maggio 1935 Jesse, indossando la storica casacca di Ohio State, dalle 15.15 alle 16.00 stabilisce i nuovi primati di salto in lungo, 220 iarde piane. Un salto valido anche per i 200 metri piani. Poi raggiunge le 220 iarde a ostacoli (valido anche per i 200 metri a ostacoli) oltre a eguagliare quello delle 100 iarde. Owens è il primo uomo di sempre a superare quota 8 metri nel lungo, migliorando di ben 15 centimetri il precedente record del giapponese Chuhei Nambu. Piccolo particolare: quel giorno non riusciva nemmeno a chinarsi per toccare le ginocchia a causa di un lancinante mal di schiena. Solo Ralph Boston il 12 agosto del 1960 ritoccherà quel primato portandolo a 8.21.

Federer, un tennista nella leggenda

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Roger Federer. Foto EPA/Nic Bothma

Sul fronte del dei record del tennis occorre ripassare numeri e cifre di Roger Federer. Nella miriade di dati statistici che riguardano direttamente il campionissimo svizzero, ve ne sono alcuni - almeno quattro, in particolare - che si devono considerare pressoché imbattibili. Vincitore di 103 titoli ATP e di 20 titoli Slam, tra i record da considerare imbattibili dello svizzero c'è quello dei 36 quarti di finali consecutivi. Li ha raggiunti nei tornei del Grand Slam. Una striscia attiva da Wimbledon 2004 al Roland Garros 2013 compreso. Ovvero quando Roger fu sconfitto nel secondo turno di Wimbledon dall’ucraino Sergiy Stakhovsky. Poi, le 23 semifinali consecutive, ancora nei tornei Majors. Partenza nuovamente da Wimbledon 2004, per arrivare fino al Roland Garros 2010. Sempre negli Slam, Federer è comparso in 10 finali di fila. Da Wimbledon 2005 agli Us Open 2007. L’ultimo dato è rappresentato dalle cinque vittorie consecutive in due diversi tornei del Grand Slam. Dal 2003 al 2007 trionfò a Wimbledon e dal 2004 al 2008 a New York. Numeri impressionanti, che difficilmente qualche altro talentuoso tennista potrà superare e migliorare, specie nell'immediato futuro.

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