Scienza
Il ruolo delle donne nella Scienza e nella Ricerca: storie ispiratrici
Donne nella scienza. Per secoli le donne sono state discriminate anche in merito alle loro capacità scientifiche o filosofiche. Ma non esiste alcuna correlazione tra le abilità e l'interesse per le materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e il genere. Tutte le persone, indipendentemente dal sesso, possono avere talento e passione per queste discipline. Per diversi fattori sociali, culturali ed educativi, come stereotipi di genere, mancanza di modelli femminili nelle scienze e barriere di accesso possono contribuire alla sotto rappresentazione delle donne in alcuni settori STEM. Negli ultimi anni, ci sono stati sforzi significativi per promuovere l'uguaglianza di genere ed incoraggiare le donne ad intraprendere carriere scientifiche e tecnologiche. Ora passeremo in rassegna alcune donne che hanno cambiato il mondo delle scienze talmente tanto da poterle definire delle autentiche storie ispiratrici. Perché hanno contribuito in modo significativo nei rispettivi campi. Donne di scienza, esperte di ricerca e tecnologie. Un grande passo per favorire l'empowerment femminile.
Marie Curie (1867-1934): il simbolo delle donne nella scienza
Non è stata solo una pioniera nella ricerca scientifica. Marie Curie fu la prima donna a vincere un premio Nobel e l'unica persona ad aver vinto Nobel in due campi scientifici diversi. Nacque il 7 novembre 1867 a Varsavia, in Polonia, dove studiò prima di trasferirsi a Parigi per continuare gli studi scientifici presso la Sorbona. Nel 1898, insieme a suo marito Pierre Curie, scoprì due nuovi elementi chimici, il polonio e il radio. Per questa scoperta, la coppia ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1903. Nel 1911, Marie Curie vinse il Premio Nobel per la Chimica per i suoi studi sulla radioattività e l'isolamento di elementi radioattivi.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Marie Curie lavorò come direttrice di ambulanze radiologiche mobili, fornendo apparecchiature radiologiche per diagnosticare le ferite dei soldati. Si spense il 4 luglio 1934 a causa delle complicazioni legate alla sua esposizione prolungata alle radiazioni. Il lavoro di Marie Curie non solo ha aperto nuove vie nella scienza, ma ha anche aperto la strada per molte applicazioni pratiche della radioattività. La sua eredità continua a ispirare generazioni di scienziati e donne che perseguono carriere nella scienza.
Rosalind Franklin (1920-1958)
Chimica e cristallografa inglese, Rosalind Franklin contribuì in modo significativo alla comprensione della struttura del DNA, dell'RNA, dei virus, del carbone e del grafite attraverso la sua analisi pionieristica di immagini a raggi X. Si è laureata in chimica e fisica presso la Newnham College, all'Università di Cambridge, conseguendo il dottorato di ricerca nel 1945. Nel 1951, Franklin iniziò a lavorare presso il King's College di Londra, dove utilizzò la tecnica della diffrazione dei raggi X per studiare la struttura del DNA. Attraverso la sua abilità nella cristallografia a raggi X, Franklin catturò immagini cruciali, tra cui la famosa "Foto 51", che forniva indizi sulla struttura a doppia elica del DNA.
Rosalind Franklin morì il 16 aprile 1958, all'età di 37 anni, a causa di un cancro ai polmoni. Sebbene Franklin non abbia condiviso il Premio Nobel per la scoperta della struttura del DNA (fu assegnato a James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins), il suo ruolo fondamentale è stato riconosciuto in seguito e la sua eredità è stata valorizzata nella storia non solo delle donne nella scienza.
Jane Goodall (nata nel 1934)
Primatologa e etologa britannica, Jane Goodall ha rivoluzionato la nostra comprensione degli scimpanzé attraverso la sua ricerca a lungo termine nel Parco Nazionale di Gombe Stream, dimostrando l'uso di strumenti da parte di questi primati - come di bastoni per estrarre insetti da tronchi - dimostrando un comportamento precedentemente considerato distintivo dell'umanità. Nel corso degli anni, Jane Goodall è diventata un'attivista per la conservazione e il benessere degli animali.
Barbara McClintock (1902-1992)
Genetista americana, Barbara McClintock è diventata nota per aver ricevuto il Premio Nobel per la Medicina o Fisiologia nel 1983 per la sua scoperta delle trasposizioni genetiche, dimostrando che i geni possono cambiare posizione all'interno di un cromosoma e quindi nel genoma: i "jumping genes". Nata il 16 giugno 1902 a Hartford, Connecticut, USA. Ha studiato presso il College di Erasmus Hall e successivamente ha conseguito il dottorato in botanica presso l'Università di Cornell. È stata la prima e finora unica donna ad aver ricevuto questo premio da sola. La sua scoperta degli elementi trasponibili ha aperto nuove vie di ricerca e ha contribuito a comprendere meglio la regolazione genetica e l'evoluzione.