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Scienza

Curiosità sui fenomeni meteorologici: eventi climatici inusuali

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I fenomeni meteorologici, così come gli eventi climatici inusuali, sono da sempre oggetto di osservazione umana. Nell'epoca moderna la scienza ha provveduto a disciplinare il sapere in questo campo, dando vita a strumenti di misurazione, teorie e dimostrazioni pratiche al fine di ricondurre a una sempre più precisa conoscenza tutto ciò che riguarda i fenomeni della natura.

I fenomeni meteo

La meteorologia, in particolare, ossia lo "studio dei fenomeni celesti", è il ramo delle scienze dell'atmosfera e della Terra che studia i fenomeni fisici che avvengono nell'atmosfera terrestre (troposfera), responsabili del tempo atmosferico. È da qui che dobbiamo partire per tentare di esplorare al meglio i maggiori fenomeni ed eventi climatici. Soprattutto quelli più inusuali.

Lenticchie di ghiaccio

Tra i fenomeni meteorologici più interessanti, e davvero particolari, troviamo le gocce d'acqua in atmosfera che possono congelarsi attorno a particelle di polline o altri detriti sospesi. In questo modo vanno a formare piccole palline di ghiaccio chiamate lenticchie di ghiaccio. La formazione del ghiaccio comincia con uno strato d'aria a una temperatura superiore a quella di congelamento dell'acqua che si trova al di sopra di uno sottile strato d'aria. La precipitazione fonde nello strato caldo, ma poi si ricongela nello strato più freddo. Le gocce possono cadere come acquaneve oppure come gocce d'acqua che arrivano al suolo con una temperatura inferiore al punto di congelamento. Si ha così un fenomeno chiamato sottoraffreddamento.

Fenomeni, il graupel

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Foto X @JMMinesinger

Si tratta di una forma di precipitazione composta da palline di neve piccole, generalmente più piccole dei chicchi di grandine, ma più grandi dei fiocchi di neve. Tra i fenomeni meteorologici il graupel si distingue in modo particolare. Il meteorologo e linguista Raffaele Giacomelli propose di introdurre in italiano il termine neve tonda (sulla scia del francese neige roulée), basandosi su una voce dialettale abruzzese, in particolare aquilana, neve tonna. Un termine che descrive la meteora in questione (particolarmente frequente in quella zona dell'Abruzzo), e che traduce il tedesco Graupeln/Reifgraupeln (graupel è in uso anche in italiano) o l'inglese soft hail o snow pellets. Quest'uso fu confermato da Raul Bilancini.

Arcobaleno circolare

Arcobaleno circolare Italia
Foto X @Precarioillumi1

Nell'ambito dei fenomeni meteorologici inusuali è possibile osservare, sebbene in circostanze molto specifiche, un arcobaleno circolare completo, noto come "arcobaleno a 360 gradi". Questo fenomeno si verifica quando la luce del sole si riflette e viene rifratta nelle gocce d'acqua in atmosfera in una maniera particolare. In sostanza, l'arcobaleno circolare si verifica a causa della presenza di un particolare tipo di nuvole - i cirri - costituite da milioni di cristalli di ghiaccio, orientati in ogni direzione e rifratti con un angolo di inclinazione di 22 gradi. Grazie a questa rifrazione la luce mostra tutti i colori in un arco attorno alla sorgente, un vero arcobaleno circolare. Di solito, il fenomeno si produce intorno al Sole, mentre è assai più raro che lo stesso accada con la Luna. L’effetto ottico che suggerisce la presenza di corone intorno all’astro in questione è prodotto da minuscole goccioline d’acqua. Al di là delle implicazioni meteo e della spiegazione atmosferica, l’immagine è di gran lunga poetica e suggestiva, e stimola la fantasia di chi la osserva e se ne lascia colpire.

Fulmini a catena

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Foto X @Rainmaker1973

Alcune tempeste elettriche producono fulmini a catena, ossia una serie di scariche elettriche consecutive che sembrano connettersi tra loro. In genere, come fa notare il sito Cronachedalsilenzio.it, i fulmini si formano durante le tempeste, dove il moto delle particelle che compongono le nubi porta, per attrito, alla formazione di regioni cariche dal punto di vista dell'elettricità. L’ipotesi più accreditata è che la formazione di cariche coinvolga le particelle di neve tonda (il graupel che abbiamo analizzato nei paragrafi precedenti), che hanno il peso giusto per cadere o rimanere in sospensione nelle correnti d’aria in risalita all’interno delle nubi. Ma anche i piccoli cristalli di ghiaccio che invece sono abbastanza leggeri da essere trasportati verso l’alto in queste correnti. Queste particelle, sfregandosi, si caricano elettricamente. I cristalli di ghiaccio, a carica positiva, risalgono nella parte alta della nube e la grandine, a carica negativa, va invece a disporsi verso il basso.

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