Cosa succede al nostro corpo se si smette di mangiare sale: la risposta è inaspettata

Spesso il sale all’interno della nostra alimentazione viene demonizzato. Esagerare può portare dei rischi concreti, ma cosa succede al nostro corpo se si smette di mangiarlo completamente?

Sebbene tutti sappiamo cosa accade al nostro fisico se ingeriamo troppo sale, in pochissimi sono a conoscenza di cosa accade nella situazione opposta. Andiamo a scoprirlo da vicino.

Il sale viene utilizzato per insaporire le nostre pietanze, anche se, come ci hanno insegnato da piccoli, bisogna evitare di esagerare. Un consumo eccessivo può portare a diversi problemi di salute come per esempio l’aumento della pressione sanguigna, l’insonnia, il reflusso gastrico e molto altro.

Nei casi più estremi addirittura si arriva ad accusare problemi ai reni, ictus e infarti anche se questi gravi problemi sono conseguenze legate anche ad altri fattori. Molto spesso nei regimi alimentari equilibrati il sale non viene eliminato del tutto, ma viene ridotto in favore di spezie varie.

Spesso poi si passa all’utilizzo di tipi differenti di sale come quello iodato o quello rosa dell’Himalaya che possono giovare alla salute e offrire delle alternative molto interessanti. Ma cosa accade al nostro organismo se smettiamo di utilizzarlo del tutto? Andiamo a scoprirlo insieme.

Sale, cosa succede se smettiamo di mangiarlo?

Sono molti quelli che decidono di eliminare il sale dalle loro diete per via magari di problemi di pressione alta. Il consiglio, soprattutto in condizioni di salute particolare, è sempre quello di rivolgersi a medici che possano consigliarci, caso per caso, come comportarci.

Un team di esperti della McMaster University dell’Ontario, in Canada, del Population Health Research Institute e Hamilton Health Science hanno dimostrato come un consumo troppo ridotto di sale può essere associato all’aumento di alcuni ormoni. Questi possono portare a crescere il rischio di morte e di sviluppare patologie cardiovascolari.

Di questo argomento ha parlato a lungo la dietista Patrizia Gaballo a La Cucina Italiana, specificando come questo nutriente sia coinvolto nella trasmissione di impulsi nervosi ed equilibrio dei liquidi. Si tratta di un argomento molto interessante da affrontare che ci fa capire come oltre al sapore il sale porti anche altri benefici, se consigliati nelle dosi giuste e cioè poco meno di 5 grammi a persona come sostenuto dall’Oms.

La professionista ha spiegato: “Seguire una dieta a bassissimo contenuto di sodio, senza particolari esigenze di salute, è associato a un rischio maggiore di soffrire di insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e livelli elevati di colesterolo e trigliceridi nel sangue“.