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Le 15 città più inquinate e più a rischio del mondo

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Greta Thunberg è stata recentemente in Italia per ribadire, ancora una volta, quanto sia importante la salvaguardia del piane terra. La giovane attivista ha chiesto a istituzioni e comuni cittadini di non sottovalutate la questione ambientale, anzi di farne una ragione di vita. Questo perché gli effetti dell'inquinamento atmosferico - come ad esempio il riscaldamento globale, il tasso in costante crescita di malattie respiratorie e cardiovascolari e la morte ogni anni di circa 7 milioni di individui - stanno diventando tangibili, più reali di quanto potessero essere concepiti trent'anni fa. Dati preoccupanti arrivano soprattutto da quelle città in cui è stata rilevata una concentrazione di inquinamento decisamente elevata, dove l'aria è densa di anidride carbonica, ossidi di azoto, piombo, polveri sottili, carbonio e altri agenti contaminanti. L'elenco che andiamo a proporre rivela che l'India è la nazione più inquinata e più a rischio del mondo.

I dati presenti in questo elenco fanno riferimento al al biennio 2019-2021 e sono stati in parte riportati guardando all'Air Pollution ovvero all'indice di inquinamento dell'aria. Altri fanno invece capo ai reportage e alla raccolta di dati dell'OMS e di testate giornalistiche impegnate nell'approfondimento della crisi climatica.

GHAZIABAD (INDIA)

Come anticipato, l'India è il Paese con il più alto tasso di inquinamento. Tra le città più a rischio si trova Gahziabad; poco prima dello scoppio della pandemia la CNN riferiva che i dati raccolti in merito all'inquinamento della città era di 9 volte superiore a quello che la Us Environmental Protection Agency reputa salutare - livelli di PM 2,5 per metro cubo. Attualmente le statistiche indicano un leggero miglioramento, tuttavia trattandosi di centro satellite di Nuova Delhi, restano comunque preoccupanti. A rendere l'aria tanto irrespirabile è stato senza alcun dubbio il processo di industrializzazione della zona e il traffico in aumento. Senza contare che, come per moltissime altre città di questo elenco, anche i fattori climatici aggiungono un carico importante: le polveri sembrano essere incontrollabili e incidono in forma grave sulla salubrità dell'aria.

GWALIOR (INDIA)

La città di Gwalior, secondo un recente rapporto dell'OMS, è una delle città più a rischio considerando che supera di 3 volte i livelli accettabili di particolato nell'aria. Un dato infelice, che definisce una situazione grave. L'inquinamento, in questo caso, è frutto della dipendenza dai combustibili fossili, dai veicoli a motore privati e dall'utilizzo della biomassa. Il Times of India, prendendo in analisi la drastica situazione indiana, informa che le autorità locali tendono a sottovalutare i report dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, anzi, reputano che l'ente non prenda in considerazione "la realtà del territorio". Sostengono, inoltre, che non siano presenti "industrie inquinanti". E' chiaro che l'intervento delle autorità locali dovrebbe essere quello più immediato, ma il metro di giudizio adottato è di gran lunga differente rispetto a quello adoperato su scala globale.

HOTAN (CINA)

Hotan, sita in Cina occidentale, è una delle città dove l'aria è più contaminata. In questo caso specifico, a rendere l'aria così irrespirabile e pericolosa sono l'elevata produzione del carbone e della combustione. Si innestano a questo processo di produzione anche fattori del tutto naturali come le tempeste di polvere; una vera e propria piaga per alcuni paesi. E' un fenomeno particolarmente invalidante per la città ed è frequente durante il periodo primaverile. In determinati periodi dell'anno, infatti, i cittadini sono costretti non solo a restare chiusi in casa, ma anche a indossare delle protezioni per le vie aeree. Dunque non solo mascherine per proteggersi dal Covid-19, ma anche per evitare l'inalazione di sostanze tossiche.

ZABOL (IRAN)

Zabol è una città iraniana dove, stando agli ultimi dati registrati dall'Air Pollution, il tasso di inquinamento dell'aria è elevatissimo. La città oltre a essere impegnata nella lotta al Covid-19, deve fare anche i conti con le polveri sottoli - la cui diffusione è agevolata dal clima secco - e l'esigua qualità e quantità dell'acqua. Talvolta le scuole sono chiuse perché l'aria è irrespirabile e si fa il possibile perché almeno i più giovani non vadano in contro a problemi di salute. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha in diverse occasioni ribadito quale dovrebbe essere la soglia minima perché l'aria possa ritenersi sicura e Zabol, di anno in anno, raggiunge punteggi critici rispetto ai parametri stabiliti dall'OMS - PM 2,5 (indicatore della qualità dell'aria). Quella della città iraniana è una situazione complessa che richiederebbe un'azione immediata.

TETOVO (MACEDONIA)

Una delle città più inquinate si trova in Macedonia: Tetovo. Il punteggio stabilito dal Pollution Index è di 97,33. Tetovo conta quasi 87 mila abitanti e presenta un clima continentale. Sostanzialmente in estate si percepisce un caldo umido con temperature che possono toccare i 39°, mentre in inverno le temperature possono finire a 20° sotto lo zero. Un problema che riguarda il clima di questa particolare zona della Macedonia è da rinvenire nelle precipitazioni scarse. Quando manca la pioggia, sorgono problematiche importanti inerenti alla siccità. Ad ogni modo, questa città presenta un tasso di inquinamento così elevato per diverse ragioni: in primis, l'acqua non è quasi mai potabile. Un altro elemento da considerare sono le malattie respiratorie in aumento registrate nei cittadini dagli enti preposti. Nonostante Tetovo sia circondata da verde, l'aria è ritenuta tra le più irrespirabili.

ALLAHABAD (INDIA)

La città di Allahabad è una di quelle che ha un tasso di inquinamento elevato e costante. Se in alcune zone è possibile stabilire i periodi in cui il grado di inquinamento è più altro e tossico, per Allahabad il discorso è differente. Ogni giorno si rileva un livello di inquinamento che va ben al di là della soglia minima stabilita dall'OMS. In questa città giocano fattori importanti, come gli scarichi delle industrie e il traffico. Inoltre, ad Allahabad si incontrano due fiumi sacri, cosa che aumenta la diffusione di batteri e malattie in una situazione già particolarmente critica per la salute dei cittadini.

NUOVA DELHI (INDIA)

Nuova Dehli è la capitale più inquinata al mondo. Detiene questo primato da anni e la situazione ambientale sembra quasi essere diventata irreversibile. Lo smog è densissimo, di 5 volte superiore a quelli che dovrebbero essere i livelli consentiti. Con la pandemia la situazione si è aggravata: l'India è uno dei paesi più colpiti dal Covid-19, la quantità di decessi è preoccupante. Oltre alla malattia, i problemi legati alla respirazione sono dovuti anche alle polveri sottili: attualmente la produzione di fonti energetiche riguarda per lo più centrali a carbone. Recentemente è stato annunciato il posizionamento di ventilatori giganti nel centro della città; dovrebbe trattarsi di un tentativo estremo per invertire la tendenza. Nel progetto è stata anche inserita una torre che avrebbe il compito di filtrare l'aria; gli esperti tuttavia sostengono che si tratta di un cerotto su una ferita d'arma da fuoco e che non servirà a eliminare o quanto meno ridurre il problema.

ACCRA (GHANA)

Accra è una città ghanese la cui maggiore problematica riguarda lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto di dispositivi elettronici. L'OMS ha registrato un alto tasso di morti premature causate dall'inquinamento - circa il 28% della popolazione nel 2016. I bambini si ammalano facilmente di polmonite, gli adulti arrivano al decesso pur non essendo in gravissime condizioni di salute oppure si riscoprono a dover fare i conti con il cancro ai polmoni. Il corpo è debilitato a causa dell'inquinamento ambientale e delle tempeste di sabbia che triplicano questi effetti già devastanti. C'è una buona notizia, però. Almeno per ciò che riguarda i fenomeni atmosferici, questi sono limitati solo ad alcuni periodi dell'anno; durante le stagioni in cui non si verificano, l'aria non è altamente tossica, quindi l'OMS ha rilevato un margine interessante per poter risanare la situazione. C'è ancora speranza.

AL JUBAIL (ARABIA SAUDITA)

Nella città di Al Jubail l'inquinamento è dettato dalla presenza di industrie produttrici di alluminio, un materiale che, soprattutto quando è lavorato, può essere altamente tossico. Bisogna considerare che questo tipo di imprese ha creato migliaia di posti di lavoro; l'altra faccia della medaglia però illustra quanto a caro prezzo si stia pagando questo beneficio. I fumi delle industrie stanno rendendo l'aria della città irrespirabile, così come lo smog. L'economia ha chiaramente tratto vantaggio dalla situazione, tuttavia Al Jubail è tra le prime 10 città più inquinate al mondo, in cui la possibilità di ammalarsi o di andare in contro a una morte prematura è più elevata.

RAIPUR (INDIA)

Torniamo in India. Anche la città di Raipur, con rammarico, rientra nell'elenco delle città più inquinate del mondo. Data la presenza di fabbriche di alluminio, acciaio e impianti alimentati a carbone l'aria è decisamente poco salubre. Anzi. A questo bisogna aggiungere un livello di smog molto elevato: il traffico quotidiano è impraticabile. Anche chi si muove con mezzi a due ruote fatica a procedere; ingorghi e file lunghissime non fanno che accelerare il processo di inquinamento. Fino a pochi anni fa gli esperti pensavo che in effetti la principale fonte di inquinamento fosse proprio il traffico; solo successivamente, a seguito di diversi studi, si è giunti alla conclusione che al 60% è da imputarsi alla produzione industriale.

LE CITTA' EUROPEE

Di recente l'Agenzia europea dell’ambiente ha stilato la classifica delle città europee più inquinate. In questo elenco (in cui procederemo riportando esattamente l'ordine diffuso dall'Agenzia europea dell'ambiente), tra le prime posizioni, si trovano alcune città del nord Italia, dove sembra ci sia la massima concentrazione di "aria scarsa", esattamente come sottolinea il report. I dati riportati in classifica derivano dalla misurazione a terra del PM 2,5: chiaramente si fa riferimento alla concentrazione annua di PM 2,5 e riguarda gli ultimi due anni, dunque da prima che incidesse la pandemia.

NOWY SACZ (POLONIA)

La città polacca si trova in prima posizione a causa dell'elevata concentrazione di polveri sottili riscontrate nell'aria. Tendenzialmente in Europa la qualità dell'aria migliora di anno in anno, ma sono diverse le città che hanno da migliorare le proprie prestazioni in questo senso. Nowy Sacz è attraversata dai fiumi principali (Dunajec e Kamienica), in passato rappresentava un'importante via commerciale. Oggi, non lontano dal centro della città, si trova una centrale idroelettrica e nonostante la presenza di corsi d'acqua e zone verdi, l'aria è densa e supera i livelli di inquinamento ritenuti accettabili dall'OMS.

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