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Scienza

15 incredibili curiosità che proprio non conoscevi sullo spazio

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Jeff Bezos e Elon Musk si sfidano a suon di missioni spaziali e invenzioni tecnologiche avveniristiche, e lo fanno in primis perché hanno i mezzi per conoscere, esplorare; in secondo luogo perché il nostro sguardo è sempre rivolto verso l'alto. E' dall'universo che tutto arriva e ci condiziona. D'altra parte, a chi non piacerebbe fluttuare nello spazio e guardare la Terra dall'alto? Chi non vorrebbe camminare almeno una volta nella vita sul suolo lunare? Per soddisfare la sete di curiosità non è necessario essere astronauti o dipendenti della NASA; se vi intriga sapere cosa succede nello spazio cosmico che circonda il nostro pianeta o se vi interessa capire quando e come l'universo cesserà di esistere, esistono diverse modalità. In questo articolo, ad esempio, proviamo a fornirvi degli spunti curiosi - a tratti inquietanti - sul destino dell'essere umano e su come funzioni il sistema cosmico. Vi siete mai chiesti, per dirne una, che odore abbia la Luna? Scorrete per scoprirlo...

CHE ODORE HA LA LUNA?

Che profumo ha la Luna? Una domanda singolare, almeno quanto la risposta. Quando fece ritorno dal primo allunaggio, avvenuto nel luglio del 1969, Neil Armstrong sostenne che il satellite aveva un odore peculiare, molto simile a quello della polvere da sparo. La risposta dell'astronauta lasciò tutti di stucco, più che altro perché gli elementi che compongono la Luna sono quarzo, calcio, magnesio e ferro sono sostanze che proprio non potrebbero produrre un odore come quello descritto. Il fenomeno resta ancora un mistero, tuttavia, gli addetti ai lavori hanno provato a spiegarlo asserendo che l'olfatto potrebbe aver giocato un brutto scherzo. Nonostante lo scetticismo, comunque, anche chi ha preso parte ad altre missioni ha garantito che l'odore è esattamente quello dichiarato da Armstrong: polvere da sparo. Alcuni hanno specificato che la sensazione provata, attivando le narici, fosse simile a quella che si avverte in strada la notte di Capodanno.

QUANDO FINIRA' L'UNIVERSO?

Quando e come finirà l'universo? Ce lo chiediamo tutti, la cosmologia teorica cerca di fornire delle risposte. Sono state approntate diverse teorie, cinque per la precisione, ma tutte sono accomunate dalla supposizione di scenari apocalittici e devastanti. Se fino ad alcuni decenni fa si pensava che l'universo fosse eterno e che non potesse essere quantificato, oggi gli astrofici hanno individuato diversi fattori che determinano l'esatto contrario. L'universo è finito e può non esistere più. Nonostante sia sempre in espansione. Ad ogni modo, vediamo cosa sostengono le tesi succitate: la prima, quella del Big Chill, ritiene che essendo l'universo in espansione tutti gli elementi che lo compongono, ad un certo punto, saranno talmente lontani tra loro che la luce non li toccherà più. I buchi neri ingloberanno la materia e le stelle probabilmente esploderanno. In mancanza di una fonte energetica fondamentale, le temperature scenderanno tanto da generare il nulla cosmico, sarà tutto congelato e spento. La seconda, denominata Big Rip, si basa sempre sull'espansione dell'universo e afferma che se questa dovesse diventare più potente della forza di gravità si creerà una frattura impossibile da risanare che porterà le galassie alla totale distruzione.

La teoria del Falso Vuoto, invece, vuole che il nostro universo non abbia un assetto ben definito e che il vuoto, in pratica, non esista. Mettiamola così: se qualcosa non andasse nel verso giusto, se si verificasse un'anomalia in termini di perturbazioni cosmiche l'universo potrebbe perdere il proprio assetto e generare un bolla di nulla nel vacuum; ciò comporterebbe la distruzione di tutto. La teoria del Big Crunch sostiene invece che presto o tardi il processo di espansione si invertirà e l'universo collasserà su se stesso. Secondo l'ultima tesi che prendiamo in esame, quella del Big Bounce, ovvero del Grande Rimbalzo, l'universo potrebbe finire e rinascere continuamente: in pratica questa teoria vedrebbe alternarsi morti, Big Crunch, a numerosi Bing Bang, generando un ciclo eterno e infinito.

COME VIVONO DAVVERO GLI AUSTRONATI NELLO SPAZIO?

Vi siete mai chiesti come sia la vita degli astronauti nello spazio? Mettendo da parte le esperienze riportate sul grande schermo, che rappresentano un mix tra realtà e fantasia, cosa succede davvero durante le missioni spaziali? Innanzitutto, gli astronauti non si nutrono più con delle strane poltiglie racchiuse nei tubetti. Possono portare in missione dei cibi preparati e messi sotto vuoto. Ad esempio, Luca Parmitano, astronauta nostrano, portò con sé la lasagna durante una missione. Comunque, a prescindere dai pasti personalizzati, sono stati messi a disposizione dei menu fissi, russi e statunitensi, in cui gli alimenti sono rigorosamente disidratati e sottovuoto.

Nel 2015 fu Samantha Cristoforetti, prima donna italiana ad andare nello spazio, a bere il primo caffè in orbita: un progetto, riuscitissimo, tutto made in Italy. Indagando invece agli altri aspetti della permanenza in una stazione spaziale, sappiamo che anche curare l'igiene personale non è semplicissimo: ad esempio, ci si lava i capelli con dell'acqua erogata da un particolare contenitore e si applica uno shampoo che non necessita di risciacquo. Inutile dire che non si può utilizzare il phon, dunque bisogna solo attendere che l'acqua evapori. Altra cosa importante: gli astronauti devono tenersi in allenamento; l'assenza di gravità porta a un importante indebolimento della massa muscolare, dunque allenarsi è fondamentale. Infine, sottolineiamo che per partecipare alle missioni bisogna essere in uno stato emotivo stabile e controllato: i lunghi periodi di solitudine e l'impossibilità di trascorrere del tempo con le persone amate, può incidere moltissimo sull'umore.

COSE STRANE CHE SONO STATE LANCIATE NELLO SPAZIO

Probabilmente non lo sapete, ma nel corso degli anni, da quando l'essere umano ha iniziato a esplorare lo spazio, sono stati mandati in orbita diversi oggetti, alcuni decisamente singolari. Di seguito una carrellata che vi farà sorridere e che forse vi sorprenderà. Iniziamo dalla pizza. Pizza Hut, la famosissima catena di ristorazione statunitense, all'inizio degli anni 2000 ha realizzato una consegna decisamente costosa e inusuale. I proprietari hanno speso ben 750mila dollari per essere i primi a consegnare la pizza nello spazio e in effetti ci sono riusciti: Yuti Usachov, astronauta russo, ha potuto assaporare la sua margherita mentre era in missione. Un altro aneddoto decisamente curioso riguarda il brano stranoto dei Beatle Across The Universe, di cui sono state realizzate numerosissime cover. Paul McCartney ha voluto che quel brano fosse letteralmente lanciato nello spazio: "Mandate tutto il mio amore agli alieni, con affetto, Paul"; la NASA decise di procedere e lanciò il singolo nello spazio nel 2008. Chiudiamo questo piccolo elenco con delle ossa di dinosauro che furono lasciate nello spazio durante una missione.

IL VIDEO DEL PRIMO ALLUNAGGIO E' STATO CANCELLATO

No, non ci riferiamo alle teorie complottiste che sostengono l'allunaggio non sia mai avvenuto e che i passi sul satellite di Armstrong e colleghi siano in realtà avvenuti su un set cinematografico. In questo caso, ci rifacciamo al filmato della NASA, quello ufficiale, che dovrebbe essere presente negli archivi. Utilizziamo il condizionale perché, in realtà, i filmati ufficiali dell'allunaggio del '69 non esistono più. Sembra che il segnale video per quella spedizione venne diviso in due parti. Una venne registrata su bobine di nastro magnetico, mentre un'altra su uno schermo da dieci pollici. Il problema, però, è che le immagini registrate su nastro sono state cancellate e la NASA ha spiegato la cosa asserendo che: "Un'intensa ricerca di archivi e documenti ha concluso che lo scenario più probabile era che i gestori del programma avessero stabilito che non era più necessario conservare i nastri e sono stati cancellati e riutilizzati". Attualmente sono disponibili i filmati integrali dell'emittente televisiva CBS e ciò che è rimasto del dieci pollici.

OGNI ANNO LA LUNA SI ALLONTANA DALLA TERRA

Ogni 365 giorni la Luna e la Terra si allontanano. O meglio, la Luna si allontana di circa tre/quattro centimetri. Ma questo cosa comporta? Attualmente, la Luna compie un giro completo intorno al nostro pianeta in ventotto giorni; secondo le ultime stime, tra circa cinquanta miliardi di anni il satellite ci metterà tra i quarantasei e i quarantasette giorni di tempo per ruotare attorno alla Terra; praticamente il doppio del tempo che impiega adesso. Sappiamo anche che in un passato abbastanza lontano nel tempo le giornate terrestri duravano venti ore, proprio a causa di questo rapporto tra Luna e Terra; tra duecento milioni di anni un giorno durerà un'ora in più, quindi venticinque ore. Inoltre, l'allontanamento metterà fine alle maree e le stagioni, praticamente, non esisteranno più. Ad ogni modo, perché avviene questo allontanamento? E' dovuto all'attrazione che la Luna esercita sulla Terra; tra l'altro è un fenomeno visibile anche a un occhio poco esperto proprio grazie alle maree oceaniche.

QUANTI UNIVERSI ESISTONO?

E se l'universo che conosciamo non fosse l'unico? Se si potesse parlare davvero di multiversi? Vediamo cosa asserisce a riguardo la scienza. Innanzitutto partiamo dal presupposto che ci riferiamo a una materia dinamica, in continua evoluzione, dunque le informazioni che oggi diamo per scontate, domani potrebbero non esserlo più. Da che ne abbiamo memoria, i libri di scienze confermano che l'universo sia il risultato di uno scoppio di troppa energia: il Big Bang. Tuttavia, negli ultimi anni, sono stati portati avanti degli studi che affermerebbero la presenza di altri universi. La teoria della cosmologia inflazionaria di Feenrey sostiene, per dirla in maniera semplice, che a seguito del primo grande scoppio se ne siano verificati altri, magari minori, che hanno generato altri piccoli universi. Sarrazin e la sua equipe, invece, hanno approntato una teoria che vede protagonisti i neutroni. Secondo lo studioso, i neutroni non scompaiono nel nulla, né si decompongono, semplicemente passano in un'altra dimensione, un altro universo.

In fine, abbiamo la teoria delle stringhe, spesso citata da Sheldon Cooper, il protagonista di Big Bang Theory. Ma di cosa si tratta? In breve, lo studio si basa sui quanti - particelle minuscole - che vengono recepiti come stringhe, quasi come fossero corde di una chitarra; proprio come le corde di uno strumento, subiscono vibrazioni e generano altre emissioni di energie, altre esplosioni, che a loro volta danno vita a ulteriori universi. Come avevamo anticipato, si tratta di teorie e studi costantemente in divenire che, presto o tardi, potrebbero darci risposte definitive e sconvolgenti.

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