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Curiosità

15 inquietanti storie vere di coincidenze

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Coincidenze

Le coincidenze hanno il potere si sorprendere, sbalordire e far rabbrividire. In questo articolo abbiamo raccolto 15 storie tra fatti storici e aneddoti curiosi che vi lasceranno a bocca aperta. Ad esempio: sapevate che un'infermiera sopravvissuta al naufragio del Titanic è stata su altre tre navi che sono andate in contro alla stessa sventura? Eppure lei ce l'ha sempre fatta. Oppure, conoscevate la storia dei due fratelli gemelli morti a distanza di alcune ore l'uno dall'altro nello stesso modo? E infine, guardando alle coincidenze storiche, avete mai letto di come il fratello dell'assassino di Abraham Lincoln fu il salvatore di Lincoln Junior? Scorrendo in basso, troverete moltissime altre storie insolite ed eccentriche che vi suggestioneranno ma che non potrete fare a meno di leggere. Mettetevi comodi e godetevi questa carrellata: ce n'è per tutti.

IL VEGGENTE DEL TITANIC

Qualcuno aveva previsto che il Titanic non sarebbe mai arrivato negli Stati Uniti? La risposta è "nì", involontariamente, qualcuno aveva effettivamente già raccontato la desolante sorte del Titanic, nel 1989, alcuni anni prima che effettivamente la tragedia si consumasse. Robertson, uno scrittore statunitense, aveva scritto un breve racconto fantasy, Futility, in cui si narrava di una nave dal nome Titan, considerata perfetta, inaffondabile, che invece andava in contro a un naufragio epico. Nemmeno a dirlo, anche il Titan affondava a causa di una collisione con un iceberg e, udite udite, nemmeno il Titan era preparato per affrontare un salvataggio estremo: mancavano le scialuppe. Se in Inghilterra avessero letto questo volumetto sarebbe cambiato qualcosa? Probabilmente no, il compito delle coincidenze non è insegnare, ma sbalordire.

LA VERA PROFEZIA DEL COVID

Quando si è iniziato a parlare di coronavirus in rete sono circolate diverse profezie che annunciavano, in tempi non sospetti, l'arrivo di una pandemia che avrebbe piegato il mondo. Molte di queste erano decisamente creative, ma poco credibili. Esiste, però, il lavoro di un giornalista e divulgatore scientifico, David Quammen, originario di Cincinnati, che alcuni anni fa, nel 2012, ha pubblicato un testo ormai diventato un cult: Spillover, in cui in effetti l'autore annunciava l'arrivo di una piaga indomabile. Il testo comunque non è apocalittico, ma profila l'origine di una pandemia come l'evoluzione naturale delle cose, di ciò che il mondo intero vive. Il punto è che anche Quammen parlava all'epoca della diffusione di virus trasmessi dall'animale all'uomo, che pare un po' la storia che ci siamo raccontati e continuiamo a farlo sull'origine del Covid, e ovviamente delle conseguenze. Il volume è stato pubblicato in Italia da Adelphi ed è acquistabile in libreria.

ANNE PARISH E IL LIBRO DEL MISTERO

Questa incredibile coincidenza riguarda Anne Parish. La famosa scrittrice americana era in vacanza con il marito in Francia quando si ritrovò a vivere uno dei momenti più assurdi della sua vita. Passeggiando tra le strade di Parigi, si imbatté in un mercatino dell'antiquariato; c'era di tutto, dai suppellettili ai libri dalla copertina rovinata e le pagine ingiallite. Proprio osservando le pile di libri, scorse un titolo che conosceva bene, ma che non pensava di poter rivedere: Jack Frost e altre storie, un volume che la scrittrice aveva adorato quando era bambina; lo leggeva sempre, era uno dei suoi preferiti, ma non lo aveva portato con sé. Per trent'anni non aveva ripensato a quel libricino né a dove potesse essere finito. Lo raccolse e lo mostrò al marito che, con curiosità, iniziò a sfogliarlo. Entrambi restarono impietriti quando lessero, in terza pagina: "Anne Parish, 209 N. Weber Street, Colorado Springs” . Quella non era una copia qualsiasi, era proprio il libro di Anne Parish, quello che l'autrice aveva letto e amato quando era bambina e per assurdo, lo aveva ritrovato trent'anni dopo abbandonato su di una bancarella.

GEMELLI FINLANDESI: MORTI LO STESSO GIORNO, NELLO STESSO MODO

Questa è una notizia del 2002 ed è stata diffusa, all'epoca, dalla BBC. Siamo in Finlandia, una terra fredda, complessa, dove le strade spesso non sono facilmente praticabili. Una precisazione funzionale a ciò che stiamo per raccontare. I protagonisti di questa terribile vicenda sono due gemelli di 72 anni. Durante una passeggiata in bicicletta a Raahe, a 700 chilometri da Helsinki, uno dei due fratelli è stato travolto da un camion e ha perso la vita sul colpo. Un paio di ore dopo, il secondo fratello, mentre attraversava la stessa strada in bicicletta è stato ucciso da un impatto improvviso con un camion. I due sono morti lo stesso giorno, a distanza di due ore, nello stesso modo. Precisiamo che le autorità hanno raccontato alla BBC che il secondo fratello ancora non sapeva della morte del primo, ecco spiegato perché continuasse a girare in bicicletta come faceva ogni giorno e senza la ben che minima preoccupazione. Quanto all'accaduto, l'agente di polizia Marja-Leena Huhtala ha rivelato alla BBC: "E' semplicemente una coincidenza storica. Anche se la strada è trafficata non è che che si verifichino incidenti del genere ogni giorno”.

IL NAUFRAGIO PREVISTO

Torniamo nel mondo della letteratura. Edgar Allan Poe, famigerato scrittore, saggista e giornalista statunitense, è l'autore de La storia di Arthur Gordon Pym, il cui protagonista è Richard Parker un uomo che a seguito di una naufragio resta in compagnia di altre tre persone e per sopravvivere alla sventura devono ricorrere al cannibalismo. Un racconto macabro, che ben si addice allo stile narrativo di Poe. Il punto è che alcuni anni dopo la pubblicazione si è verificata nella realtà una vicenda praticamente identica. La nave Mignonette naufragò e solo quattro uomini si salvarono. Messi alle strette e costretti alla fame, decisero che uno di loro sarebbe stato sacrificato: pertanto, i più decisi ammazzarono il più debole e se ne cibarono. Se non bastasse tutto questo a rendere l'intera faccenda una coincidenza incredibile, aggiungiamo un altro dettaglio: l'uomo che morì nella realtà si chiamava Richard, proprio come il protagonista del romanzo di Poe. Un fatto agghiacciante che ancora oggi fa rabbrividire.

L'UOMO DUE VOLTE EROE

A proposito di storie vere inquietanti, in questo paragrafo raccontiamo quella di un uomo eroe che si è trovato di fronte a una sventura incredibile, per ben due volte. La notizia arriva dagli Stati Uniti, da Detroit per la precisione. Intorno agli inizi degli anni '30, il signor Figlock, mentre passeggiava per le strade della città, si ritrovò tra le braccia un bambino che era precipitato dalla finestra di casa propria. Insomma, era al posto giusto nel momento giusto. Un bel lieto fine, considerando che se l'uomo non fosse passato di lì il tutto sarebbe degenerato in una tragedia: il bambino non sarebbe sopravvissuto. Ma non è finita qui. Dopo alcuni mesi, mentre Figlock ripercorreva quella stessa strada, si rese protagonista di un gesto glorioso per la seconda volta: per assurdo, quello stesso bambino cadde nuovamente dalla finestra e l'uomo lo prese al volo, quasi come se sapesse che sarebbe accaduto ancora. Una vicenda che ha scosso tutti, in parte perché inspiegabile e in parte perché pone le basi affinché l'affermazione "hai un angelo custode" non sia solo un modo di dire, ma una realtà tangibile.

L'INFERMIERA INAFFONDABILE

Restiamo in tema navi che affondano. Parliamo di tre episodi che hanno condizionato la vita della signora Violet Jessup, infermiera. La donna era presente sull' HMHS Britannic sorella del Titanic che avrebbe dovuto chiamarsi Gigantic, quando dopo aver intrapreso il suo sesto viaggio e aver sostato a Napoli per fare rifornimento ripartì ed esplose. La donna si salvò. Successivamente Jessup fu sull'HMS Olympic quando si schiantò, ed era sull'HMS Hawke quando affondò e, pensate, era anche sul Titanic quando si scontrò con il famoso iceberg. La sua storia così assurda e peculiare l'ha portata a essere definita Miss Inaffondabile. E come potrebbe essere altrimenti?

LA CABINA TELEFONICA DEL MISTERO

Chi risponde al telefono? Questa storia di una coincidenza arriva dalla Francia. Nel 1986 due persone, fratello e sorella, di origine californiana, stavano compiendo un viaggio in Europa e fin qui nulla di strano, anzi. Il punto è che, all'epoca, non c'erano gli smartphone e la comunicazione con parenti e amici era limitata al solo utilizzo di cabine telefoniche o a cartoline da spedire. Fatte le dovute premesse, entriamo nel vivo. Il marito della donna, dopo alcuni giorni, ha iniziato a preoccuparsi: sua moglie e il fratello non si erano fatti vivi. Dunque fece il possibile per mettersi in contatto con loro dagli USA. L'operatore di un centralino lo collegò a una numero di telefono pubblico, di una cabina telefonica e, che vogliate crederci o meno, dopo numerosi squilli rispose proprio la moglie. Un caso assurdo, di cui la coppia continua a parlare con sconcerto; se avessero voluto farlo con cognizione, probabilmente non ci sarebbero riusciti.

ANTHONY HOPKINS E IL LIBRO RITROVATO

Nel mondo del cinema ne accadono di cose strane e non solo sui set cinematografici. Durate gli anni '70, il premio Oscar Anthony Hopkins si ritrovò a fare i conti con un'assurda coincidenza a cui ancora, a suo dire, non riesce a credere. L'attore nel 1973 decise di prendere parte alla pellicola tratta dal romanzo The Girl From Petrovka. Per potersi preparare al meglio, si apprestò a cercare una copia del libro, in modo da poter entrare nel personaggio prima che iniziassero le riprese. Nonostante le ricerche estenuanti, Hopkins non trovò quel volume in nessuna libreria. Un pomeriggio, mentre camminava nei pressi di una stazione ferroviaria, l'attore notò un libro abbandonato su di una panchina era una copia di The Girl From Petrovka e attenzione perché non è tutto. La copia di cui parliamo apparteneva proprio al regista del film a cui Hopkins doveva prendere parte. Il regista lo aveva prestato a una persona che poi lo aveva smarrito sulla panchina. Se non è una coincidenza incredibile questa!

UN ATTACCO DI CUORE IN SINCRONO

Torniamo a parlare di gemelli e coincidenze. In questo caso i protagonisti della vicenda, accaduta nel maggio del 1975, sono Arthur e John Mowforth; i due hanno avuto un attacco di cuore in sincrono. Nonostante vivessero in case separate e avessero vite diverse, ognuno con la propria famiglia, a distanza di 150 chilometri, furono praticamente ricoverati nello stesso momento con la stessa diagnosi: infarto. Alla disperazione singola, seguì l'apprensione per l'una e l'altra vita in pericolo. Purtroppo, nessuno dei due è sopravvissuto, sono morti a distanza di poche ore l'uno dall'altro. Le rispettive famiglie, nonostante siano trascorsi oltre 40 anni, ancora oggi fanno fatica a credere a ciò che è accaduto, soprattutto considerando le tempistiche e le modalità.

UNA MORTE (IN)ATTESA

Questa oltre a essere una coincidenza insindacabile è anche la storia di un autogol mortale. Il nostro protagonista è Daniel du Toit, un astronomo sudafricano, che lavorò alla scoperta di cinque comete. Ma non è questo il motivo per cui è stato inserito in questo elenco. Sfortunatamente, mentre du Toit stava tenendo una conferenza di matrice scientifica, in cui si trovò ad analizzare la fugacità della vita, di quanto la morte possa arrivare da un momento all'altra e in maniera del tutto in attesa, si cacciò in bocca una mentina e, per assurdo, soffocò, morendo così davanti alla platea. Quasi come se il discorso pronunciato poco prima fosse stato propedeutico a ciò che è effettivamente accaduto poi.

MARK TWAIN E LA COMETA DI HALLEY

Quella di Mark Twain, celeberrimo scrittore statunitense, è stata una vita incredibile; tanto per i successi letterari, quanto per il suo privato, tra viaggi, riconoscimenti illustri e il dolore che ha caratterizzato soprattutto gli ultimi anni, con la perdita di tre dei suoi quattro figli. Ad ogni modo, che la sua dovesse essere una vita diversa dalle altre era letteralmente scritto nelle stelle. Twain nacque durante il passaggio della Cometa di Halley nel 1835 e morì, per un'indescrivibile coincidenza, pochi giorni prima che la Cometa rifacesse la propria apparizione, nel 1910. Quasi come se l'universo avesse voluto comunicare al mondo di aver dato i natali a un grande scrittore, una mente geniale, per poi, con lo stesso grande evento, riportarselo via. C'è un altro aneddoto connesso che conferisce alla coincidenza un'aurea ancora più mistica: lo stesso Twain aveva messo per iscritto la volontà di andarsene proprio quando sarebbe stata nuovamente visibile la Cometa. Come dicevamo: scritto nelle stelle.

LA TOMBA DI TAMERLANO

Qui siamo in bilico tra l'esoterismo e la leggenda. La storia della tomba di Tamerlano è nota a chi si interessa si storia e, contestualmente, di avvenimenti inspiegabili. Nel giugno del 1941, il 19 per la precisione, alcuni archeologi sovietici aprirono la tomba di cui sopra, su cui aleggiava una misteriosa leggenda che andiamo a raccontare brevemente. Tamerlano, discendente di Gengis Khan, aveva fatto incidere sulla propria pietra tombale un avvertimento che recitava: "Chi apre questa tomba scatenerà invasori terribili, più di me", una maledizione bella e buona. Tuttavia, su ordine di Stalin, il sepolcro venne effettivamente aperto e gli archeologi effettuarono degli studi sulle ossa di Tamerlano. Alcuni giorni dopo Hitler avviò l'Operazione Barbarossa, ovvero invase quella che all'epoca era l'Unione Sovietica. A questo punto, chiariamo che si può credere che si tratti di una coincidenza, considerando il contesto storico dell'epoca; tuttavia, gli scettici sono liberi di dare credito alla maledizione. Mistero o sincronismo? A chi tenterà di nuovo di aprire la tomba di Tamerlano l'ardua sentenza.

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