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Curiosità

8 Curiosità su Bridgerton, il romance storico con cui Shonda Rhimes ha debuttato su Netflix

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Bridgerton

Prima ancora di diventare una delle più popolari serie TV di Netflix, Bridgerton è nata come una saga letteraria che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo. L'arrivo in casa Netflix ha permesso a Shonda Rhimes di dare il via ad una collaborazione che si spera possa essere longeva da entrambe le parti. Prodotta da Shondaland e distribuita dal colosso dello streaming, la serie TV è ambientata durante l'Età della Reggenza. E il successo è stato tale da rinnovarla fino alla quarta stagione. Di seguito vi riportiamo alcune delle curiosità che forse ignoravate su Bridgerton.

Bridgerton
La regina Charlotte in Bridgerton

L'interprete della Regina Charlotte ha davvero legami royal

Interpretare una regina su grande e piccolo schermo non è un compito facile, ma Golda Rosheuvel è stata sicuramente agevolata grazie ai suoi legami royal. L'attrice interpreta la Regina Charlotte in Bridgerton e viene presentata sin da subito come il personaggio più importante a cui fare riferimento. Abituata a dettare ordini e ad essere costantemente al centro dell'attenzione, la Regina non tollera che un'altra donna abbia più potere di lei, come accade con Lady Whistledown. Nessuno conosce la sua vera identità, eppure i suoi pettegolezzi corrono veloci come il vento e rischiano di minare l'autorità della regina. Una donna rigida, snob, all'apparenza priva di sentimenti o calore, ma che in realtà è costretta ad assistere quotidianamente alle fragilità del marito, il Re.

Golda Rosheuvel, che l'ha interpretata sin dalla prima stagione, ha raccontato a Tatler di aver potuto interpretare al meglio questo personaggio poiché la sua famiglia ha frequentato spesso l'alta società. Le sue origini l'hanno spinta più volte a frequentare salotti d'élite e quel bagaglio culturale le ha dato la spinta necessaria per interpretare al meglio la Regina Charlotte. L'attrice ha spiegato: "Non avevo bisogno di fare molte ricerche perché sapevo già del mondo da cui proveniva questo personaggio: era il mondo di mia madre e questo ha reso la regina Charlotte molto facile da interpretare. Ogni volta che mi vesto da regina Charlotte, rendo omaggio a mia madre. Proveniva da una famiglia londinese della classe medio-alta, che prima della guerra aveva personale di casa e maggiordomi". L'attrice ha spiegato che suo nonno era il preside di una prestigiosa scuola privata londinese, mentre il suo prozio era un visconte delle Barbados. "Quando mia madre andava a fargli visita cenava con la principessa Margaret", ha aggiunto.

La colonna sonora

Bridgerton
Bridgerton

Uno dei punti forti di Bridgerton è la sua colonna sonora, che adatta brani prettamente moderni e pop al contesto storico di riferimento, rielaborate quindi in chiave classica. La playlist ha immediatamente conquistato gli Spotify Addicted, che hanno apprezzato particolarmente la versione classica di brani come Thank u, Next di Ariana Grande oppure Bad Guy di Billie Eilish , così come Wildest Dreams di Taylor Swift, scelta per un'importanze sequenza tra Daphne e Simon. A curare la colonna sonora di Bridgerton è stato Kris Bowers.

Vincitore di un Emmy Awards, ha raccontato la sua esperienza con la serie TV di Shondaland in un'intervista con Entertainment Weekly: "Sono così grato non solo di aver preso parte a questo incredibile show, ma anche di fare musica come questa". L'artista ha spiegato di aver lavorato da remoto con tantissimi musicisti. Per la seconda stagione di Bridgerton, l'impatto musicale non sarà da meno. Tra le cover adattate all'Età della Reggenza spiccano nomi come Nirvana, Harry Styles, Madonna, Rihanna, Alanis Morissette, Miley Cyrus e P!nk.

Regé-Jean Page
Regé-Jean Page

Il Duca di Hastings poteva non essere Regé-Jean Page 

Uno dei personaggi più amati di Bridgerton ad oggi è quello del duca di Hastings, interpretato da Regé-Jean Page. L'attore, prima di questa serie TV, aveva sondato il terreno recitando in alcuni film come Harry Potter e doni della morte, ma non ha mai raggiunto tanta popolarità - e così in fretta - com'è accaduto con Bridgerton. Ed è forse suo il merito del successo della prima stagione, il cui focus è stato catturato dalla vita sentimentale di Daphne. Ma Regé-Jean Page non è stato l'unico a proporsi per interpretare Simon Hastings. Anche Jonathan Bailey era interessato alla parte. Oggi è forse impossibile immaginare un duca di Hastings con sembianze diverse da Regé-Jean Page, ma all'epoca tutto era possibile, soprattutto perché la storia è tratta da una saga letteraria.

E, siccome Simon nasceva dalla fantasia di Julia Quinn, Jonathan Bailey ha ben pensato di candidarsi per il ruolo. L'attore fa comunque parte del cast di Bridgerton, ma interpreta il primogenito, il visconte Anthony. Al momento dei casting, l'attore ha spiegato di aver dato uno sguardo al copione e di aver voluto tentare con Simon. "Ero andato in America a incontrare lo showrunner e i produttori di Shondaland. Parlando con loro, e dopo aver fatto il provino per Simon, ho avvertito come dell'imbarazzo. A quel punto qualcuno mi ha proposto di leggere anche il copione di Anthony e di dargli una chance. Quando l'ho letto, mi sono appassionato al personaggio, decisamente più complesso, forse un po' strano, ma anche lontano dal resto dei suoi coetanei". Ed è stata la scelta più soddisfacente, anche perché Regé-Jean Page ha scelto di non tornare nella seconda stagione di Bridgerton, focalizzandosi su altro. Mentre Jonathan Bailey è il protagonista indiscusso del secondo capitolo.

Lady Whistledown
Daphne legge Lady Whistledown

La voce di Lady Whistledown in Bridgerton

Uno dei personaggi più enigmatici di Bridgerton è Lady Whistledown. Suo è il pettegolezzo più veloce di Londra, che piomba nella vita dell'alta società spesso per disseminare zizzania. Altre volte però vuole essere la voce della verità. Un personaggio che intimorisce molti - come la regina Charlotte - ed incuriosisce altri, come Eloise. La sorella di Daphne nella prima stagione dimostra di essere ossessionata da quel mistero ed è disposta a tutto pur di svelare l'identità della donna. La sua è una penna che graffia ed Eloise sembra essere affascinata da tanta intraprendenza. Tuttavia i telespettatori hanno appreso piuttosto in fretta la vera identità di Lady Whistledown, un segreto svelato nel finale della prima stagione.

Ma, pur sapendo chi si cela dietro quelle lettere d'inchiostro, la voce narrante che accompagna tutti gli episodi è quella di Julie Andrews, un nome amatissimo del mondo dello spettacolo poiché appartiene alla prima Mary Poppins. L'attrice ha scelto infatti di prestare la sua voce al personaggio di Lady Whistledown. Ma, a differenza dell'intero cast, l'attrice ha registrato la sua voce in uno studio di New York, senza mai raggiungere il set, situato tra Londra e Bath.

E pensare che in principio Nicola Coughland, l'interprete di Penelope e creatrice dell'identità di Lady Whistledown, non era a conoscenza di questo collegamento. Ne ha parlato a Variety: "Quando mi sono presentata all'audizione, avevo avuto soltanto un paio di giorni per prepararmi. Non avevo tempo per leggere i libri, ho solo pensato: 'Ci proverò e se avrò una seconda possibilità allora leggerò i libri'. Ma non è successo, ho avuto subito la parte. A quel punto ho pensato che forse dovevo capire qualcosa in più sul personaggio, sono andata sui forum dove c'erano persone che amavano i libri, erano usciti già da 20 anni.  È stato su un forum che ho capito che era Lady Whistledown. Quando l'ho visto, ho pensato che non poteva essere vero. Per me non aveva senso, mi avevano assegnato quel ruolo in uno spettacolo di Shondaland per Netflix. È stato strabiliante".

Bridgerton
Bridgerton

L'incredibile lavoro sartoriale per Bridgerton

Considerando che Bridgerton è ambientato in un'altra epoca storica, è stato necessario ricreare ambientazioni e abbigliamento di scena che fossero pertinenti ai primi anni dell'800. La storia è infatti ambientata durante l'Età della Reggenza e la produzione ha dovuto creare tantissimi costumi di scena, per la precisione 7.500. Ogni abito è stato realizzato per un determinato personaggio, capi lavorati a mano per comporre un guardaroba da migliaia di pezzi. Non solo abiti per l'alta società, ma anche gioielli preziosi provenienti da paesi di tutto il mondo come Spagna e Italia. Basti pensare che soltanto il personaggio di Phoebe Dynevor, Daphne, ha avuto per sé oltre cento abiti di scena per otto episodi. A lavorare accuratamente ai costumi di scena è stata Ellen Mirojnick, un nome popolare nel settore poiché ha avuto modo di lavorare su altri prestigiosi set come Attrazione Fatale, The Greatest Showman e Maleficent: Signora del Male.

La costumista ha spiegato che l'esperienza in Bridgerton è stata impegnativa, una sfida che tuttavia ha accettato di buon grado. L'ostacolo maggiore era creare un guardaroba che fosse pertinente all'epoca storica di riferimento, ma che al tempo stesso aggiungesse un guizzo moderno, aderendo al linguaggio della serie TV. I corsetti, ad esempio, sono stati realizzati per l'occasione da Mister Pear. "I personaggi sono stati vestiti tutti con minuzia, dalla biancheria ai cappelli, con un lavoro di progettazione durato cinque mesi", ha raccontato la costumista a Vogue. Un dettaglio invisibile agli occhi? "I tessuti e le tecniche di cucitura sono moderne, ma innestate sulla silhouette dell’epoca, per realizzare uno stile totalmente unico e riconoscibile, non una copia di estetiche già viste".

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