Animali
Miti e leggende: 10 animali sacri nel mondo
Attraversando paesi e culture del mondo potrebbe capitare, non di rado, di incontrare realtà in cui gli animali rivestono un ruolo particolare. Non è insolito, infatti, imbattersi in creature considerate sacre. Sono diverse le civiltà odierne che hanno un rapporto affascinante con alcune specie; tanto che alcune creature del mondo animale sono venerate, persino, come vere e proprie divinità. L'usanza di considerare alcuni animali, potremmo dire, 'speciali' risale ai tempi arcaici; se in alcune terre questo culto si è nel tempo affievolito fino a scomparire, sono ancora tanti i paesi nel mondo in cui elefanti, tigri, cani, mucche, giaguari e persino cinghiali assumono un ruolo di rilievo per alcune comunità.
Il culto di considerare gli animali sacri risale alle antiche civiltà, quando ad alcune specie vennero assegnate caratteristiche simili a quelle divine (spesso al pari); a questa particolare usanza si collegarono miti e leggende che fecero in modo che tale sacralità arrivasse fino ai giorni nostri. Alla luce di questo vogliamo svelare alcune curiosità, parlando di alcuni animali (certi 'atipici' se guardati da un'ottica estranea e dall'occhio di una civiltà differente) davvero importanti per svariate culture. E' bene sapere che, alla luce del fatto che gli animali sacri nel mondo sono di diversa natura, alcune specie considerate sacre per alcune religioni sono completamente bandite da un’altra. Quindi, così come per gli animali totem della figura celtica, è più che lecito chiedersi da dove nasca tale sacralità condivisa da un popolo.
L'elefante sacro in Thailandia
In paesi come l’India e la Thailandia l’elefante è considerato un animale sacro per diversi aspetti; in India, ad esempio, i pachidermi si legano a doppio filo alla divinità del Dio Ganesh dal corpo umano e testa di un elefante. A fronte di questo, nella cultura indù questo animale è venerato come simbolo di fortuna e prosperità, oltre che protettore, in senso propiziatorio, contro le avversità. Il suo aspetto è fortemente simbolico e gli elementi che appartengono all'elefante sono carichi di significato; la testa indica fedeltà e intelligenza, la presenza di una zanna intera e una spezzata indica la capacità di superare ogni dualismo. Le orecchie sono simbolo di saggezza e capacità di riflessione; infine, la proboscide ricurva indica la capacità intellettiva di saper distinguere tra il reale e il falso.
In Thailandia questi animali (gli elefanti) sono simbolo nazionale e sono impressi nella bandiera fin dal 1917. Gli elefanti sono animali molto legati alla storia della Thailandia; infatti, l’elefante bianco è sacro per il paese del sud- est asiatico ed è venerato dagli abitanti del luogo da oltre 5.000 anni. Questa specie è considerata simbolo di nobiltà e prosperità; si tratta di una specie che, ad oggi, è a rischio estinzione a causa di caccia e fenomeni, di natura umana, che diminuiscono i loro habitat, proprio per questo in molti paesi vivono solo nei santuari nei quali possono vivere in libertà.
La mucca tra gli animali sacri in India
Rimanendo ancora in India, a qualcuno sarà capitato di vedere le mucche passeggiare per strada; così come in molti altri paesi si vede un cane o un gatto. Questi mammiferi, altamente rispettati in India, si trovano spesso liberi tra i mercati di Mumbai, Chennai, Bangalore o Nuova Delhi; ma la cosa estremamente affascinante è che nessuno si sente disturbato dalla loro presenza, o peggio ancora, tenta di disturbarli. Le mucche sono accudite con acqua e cibo e cura della prole; un indù non mangerà mai carne proveniente dalla mucca o dal manzo, anche se non avrà null'altro da mangiare. E, ovviamente, nessun ristorante offrirà mai carne di bovino; uccidere una mucca è, persino, di cattivo auspicio. Per gli induisti, infatti, questo animale è considerato il simbolo della vita e le è dedicata anche una festa; occasione nella quale le mucche sono adornate e pulite, trattate come ospiti d'onore.
Negli antichi testi la mucca appare come 'Kamdhenu' o mucca divina, che soddisfa tutti i desideri. Le sue corna simboleggiano gli dei, le sue zampe le antiche scritture indù o i Veda, e le sue mammelle i quattro obiettivi della vita: la ricchezza materiale, il desiderio, la giustizia e la salvezza. Tuttavia, gli Indù non venerano la mucca, ma la rispettano perché, in essa, vedono il simbolo del sacro.
Il giaguaro animale sacro in Messico
La cultura mesoamericana è fortemente legata al culto degli animali come sacri; in essa, infatti, tra le rovine dei tempi aztechi sono tre gli animali che appaiono: il serpente, l’aquila e il giaguaro. Il rettile era il simbolo della fertilità, il maestoso volatile simboleggiava la guerra e l'affascinante felino era simbolo delle montagne e, dunque, della forza e del potere. A partire dalle abitudini notturne del giaguaro, in Messico si è creato il mito che questo animali sia fortemente legato anche alla notte e all'oscurità. Tuttavia, questo meraviglioso felino, non ha solo connotazioni negative, ma ad esso vengono associati anche aspetti fortemente positivi come l'amore materno; le mamme giaguaro, infatti, sono particolarmente protettive con i loro cuccioli.
A queste creature, temute sia per la loro forza ma anche i poteri magici che si crede posseggano, sono legate diverse leggende; nella mitologia azteca, ad esempio, Tepeyollotl era la divinità dei giaguari, dei terremoti e degli echi. Questa era raffigurata, spesso, come un giaguaro che saltava verso il sole. Durante le battaglie, uno dei due gruppi di guerrieri scelti dell’esercito azteco erano i guerrieri giaguaro; questi indossavano un’armatura e un elmo che ricordavano il manto del felino. Il guerriero giaguaro doveva assimilarsi all’anima di questo animale; solo in questo modo poteva assumere le sue qualità: astuzia, precisone, forza e agilità.
A proposito di animali felini sacri: la tigre in Cina
Secondo il calendario lunisolare cinese, ad ogni anno corrisponde un animale; Il 2022 è, infatti, l'anno della Tigre. Secondo un'antica leggenda, pare che il Buddha, avendo il presentimento di dover lasciare la Terra, chiamò a raccolta tutti gli animali; ma solo in dodici risposero a questa chiamata; topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale. Ed è per questo che a ciascuno di questi animali (12 come lo zodiaco) è dedicato un anno. Ma oltre ad essere presente nell'oroscopo cinese, la tigre è, in Cina, una delle quattro potenti divinità celesti; insieme al drago, la tartaruga e il serpente. Il nome del dio-felino è Byakko ed esso è venerato come guardiano degli insegnamenti dell'umanità, ma anche come re di tutti gli animali e signore delle montagne. Le sua virtù è la giustizia e la tigre, in alcuni casi, è legata alla guerra; per questo motivo è simbolo degli eserciti che difendevano gli imperatori.
A tal proposito, una leggenda narra che l’imperatore della dinastia Qing, Jiaqing (governo 1796-1820), era in viaggio, da giovane, per visitare l’intera Taiwan, in modo anonimo per non essere riconosciuto. Un giorno, mentre si trovava nella città di Bengang, l'imperatore cadde in preda ad incubi e demoni; improvvisamente gli apparve una creatura sconosciuta che lo liberò dai demoni. Giunto al santuario del dio della Terra il giovane signore riconobbe il dio tigre come la figura che lo aveva aiutato; a quel punto gli conferì il titolo di 'Tigre Eccezionale' e gli regalò i rami di fiori dorati, con questi rami, infatti, la tigre oggi è, spesso, raffigurata.
Il cinghiale sacro nell'Europa settentrionale
Tra gli animali considerati sacri nelle antiche culture celtiche: il cinghiale. Quest'ultimo rappresentava il coraggio, la forza, ma anche la magia e le profezie. Venerato nell'Europa occidentale era considerato simbolo di protezione dal pericolo e dalla malattie; in particolare, poi, gli esemplari femmina rappresentavano anche la sensualità. Nelle antiche credenze mitologiche queste creature si accompagnavano alle divinità e alle streghe; il cinghiale era la 'mascotte' della dea Arduinna, predecessore di Diana dea degli antichi romani e protettrice della caccia. Benché si leghi ad usanze e credenze arcaiche, ancora oggi si trovano amuleti ed oggetti di culto, nell'Europa occidentale, che raffigurano i cinghiali; questi, se portati addosso, pare abbiano la possibilità di portare forza e coraggio.
Il gatto animale sacro in Egitto
Si narra che nel periodo che riguarda l'Antico Egitto, circa 4.500-4000 anni fa, il popolo iniziò ad avvicinare i gatti; allora questi animali erano selvatici ma, offrendo loro cibo e acqua, gli Egizi li portarono nelle loro case. Gli animali, riconoscenti per quanto ricevuto, cominciarono a dare la caccia agli ospiti 'sgraditi' che si trovavano dentro le abitazioni; furono topi, serpenti e scorpioni ad essere scacciati dai felini. In quel momento i gatti furono proclamati 'protettori ufficiali' della casa; guadagnandosi rispetto e riconoscenza da parte di tutta la popolazione, i gatti acquisirono popolarità in tutto l'Egitto. Visto il loro contributo, i mici raggiunsero una connotazione divina; incominciarono, infatti, a comparire in molti dipinti e ad essere rappresentati anche in statue destinate a monumenti funebri. Oggi, oltre ad essere considerato un animale sacro, il gatto rappresenta anche l'eleganza e la potenza dell'Antico Egitto.