10 attori irriconoscibili apparsi nei film: camei incredibili

Andare alla ricerca di camei o di fugaci apparizioni tra le comparse è uno 'sport' che forse, particolarmente, interessa a tanti appassionati di cinema (ma potremmo dire non solo). In tutto il comparto cinematografico, infatti, esistono centinaia di produzioni in cui attori inaspettati, ma a volte anche registi, sceneggiatori o autori, compaiono nel film, nella serie o persino nel cartone animato sotto mentite spoglie e in maniera del tutto inaspettata. Si tratta di curiosi colpi di scena, a volte annunciati per permettere allo spettatore di studiare con attenzione la trama in modo da rintracciare la 'sorpresa'; altre volte invece, questi 'protagonisti passeggeri' appaiono all'improvviso e, spesso, dall'aspetto del tutto irriconoscibile.

Questo particolare espediente cinematografico è utilizzato per diversi motivi; da Frankenstein Junior a Star Wars - Il risveglio della Forza, sono diversi gli attori famosi che compaiono in incognito nei film. E se nella maggior parte dei casi il cameo nei film è un modo per rendere omaggio ad un personaggio noto, che in qualche modo potrebbe essere collegato a quella produzione, in altre è un espediente affascinante per invitare lo spettatore a intraprendere un singolare 'indovina chi' si cela dietro a quel trucco o quella maschera.

Da Alfred Hitchcock a Stan Lee

Iniziando questo viaggio alla ricerca del 'cameo nascosto' è impossibile non citare due grandi personaggi che hanno fatto di questo espediente un vero segno distintivo: il regista Alfred Hitchcock e il padre dei fumetti Marvel Stan Lee; agli appassionati (ma come ci piace sempre pensare, non solo) sarà sicuramente noto come entrambi amassero comparire nei film. Hitchcock, per esempio, è apparso in quasi tutti i suoi lavori e questo espediente era usato dal regista per invitare lo spettatore ad una visione attenta; una sorta di sfida che stimolava a rintracciare il regista tra le comparse che entravano in scena. Anche il direttore editoriale e presidente della casa editrice dei fumetti Marvel Comics, Stan Lee, amava prendere parte ai film con i supereroi da lui creati; i suoi camei, infatti, erano sempre aspettati in tutti i film Marvel.

Il 'papà' della Marvel e i suoi camei

A partire da Iron Man del 2008, Stan Lee è di fatto apparso nella maggior parte (forse in tutti) i film dei supereroi. Un modo per rendere omaggio in maniera simpatica a colui che ha reso celebri Iron Man, Hulk, Capitan Marvel e decine di altri personaggi; e tra i suoi camei, sempre molto divertenti, ne citiamo giusto qualcuno. Nel primo cameo, in Iron Man, Stan Lee compare in vestaglia con un Tony Stark convinto di trovarsi davanti a Hugh Hefner. Oppure ne L’incredibile Hulk, dove Lee beve accidentalmente una Soda al Guaranà contenente il DNA di Bruce; in Ant-Man, ad esempio, Stan Lee è un barista. E dal paziente in un reparto di psichiatria, al fattorino, dall'agente al passante arriviamo fino al 2019; quando il papà della Marvel appare, in maniera postuma, in quello che sarà il suo ultimo cameo. Stan Lee muore nel 2018; ma prima di morire ha dato il suo ultimo saluto ai suoi supereroi apparendo in Avengers: Endgame alla guida di un automobile.

Il cameo di Gene Hackman in Frankenstein Junior

tra i film cult per eccellenza risulta impossibile non citare la pellicola del 1974 diretta da Mel Brooks; stiamo parlando, senza ombra di dubbio di Frankenstein Junior. Un film che è entrato nella storia del cinema per il suo tono ironico e dissacrante; oltre che per il fatto che ogni personaggio presente si distingua per una particolare caratterizzazione. Si rifà, in senso parodistico, al romanzo di Mary Shelley e, attraverso numerosi e omaggianti citazioni, anche agli altri celebri film da esso ispirati; a partire dal Frankenstein di James Whale del 1931. La pellicola del '74, che vede tra i suoi protagonisti principali Gene Wilder (tra l'altro anche sceneggiatore del film), presenta un cameo di tutto rispetto. Ad affiancare il dottore ci sono lo strano aiutante Igor (Marty Feldman), la giovane Inga (Teri Garr), l’astiosa assistente Frau Blücher (Cloris Leachman); ma il cameo di cui stiamo parlando è quello di Gene Hackman che interpreta uno stralunato frate cieco apparso nel film.

Hoffa - Santo o mafioso? Danny DeVito mette Tim Burton in una bara

Facendo un salto di qualche anno arriviamo al 1992; qui ad apparire, anche se in un cameo piuttosto 'muto' (considerando che la comparsa si trova all'interno di una bara), è Tim Burton. Il regista ecclettico, a differenza di altri colleghi come ad esempio il già citato Alfred Hitchcock o Quentin Tarantino, non ama apparire nei suoi film; eppure si è lasciato mettere in una bara da Danny DeVito nel film Hoffa- santo o mafioso? . A parte rare eccezioni, come nel caso di Miss Peregrine: la casa dei ragazzi speciali in cui appare alla fine del film ma solo perché (come spiegherà lo stesso regista) "Avevamo finito i soldi", Tim Burton preferisce stare dietro alla telecamera; per questo nel film, di e con Danny DeVito, l'apparizione del regista di Dark Shadows (solo per citare uno dei suoi successi) sembra più che straordinaria. In Hoffa, dedicato alla vicenda del sindacalista americano affiliato con la mafia Jimmy Hoffa, recitano, tra gli altri, Jack Nicholson e John C. Reilly, ma il piccolo cameo di Tim Burton sicuramente fa il suo effetto.

L'incredibile cameo ne Le crociate - Kingdom of Heaven

Come dicevamo all'inizio, in alcuni casi è successo che celebri attori non avessero proprio ruoli di passaggio o secondari; tuttavia, la loro presenza nel dato film è apparsa irriconoscibile per via di maschere o trucchi incredibili che ne celano le reali fattezze. Insomma, ci sarebbe da chiedersi per esempio chi sia davvero in grado di riconoscere (senza saperlo) Ralph Fiennes nei panni di Lord Voldemort nella saga di Harry Potter. E un parallelismo simile possiamo farlo nel film del 2005 di Ridley Scott; ne Le crociate - Kingdom of Heaven il personaggio principale è Baliano di Ibelin interpretato da Orlando Bloom affiancato da Eva Green e Liam Neeson. Ma nel film ambientato tra la II e la III crociata, appare anche un attore piuttosto famoso nascosto però da una maschera; stiamo parlando di Edward Norton che nel film interpreta il re Baldovino IV e che appare meno riconoscibile degli altri protagonisti. Se l'impronta del regista è inconfondibile, sia dal montaggio frenetico che dalla fotografia e le musiche calzanti, solo un attento osservatore potrà cogliere i tratti di Norton dietro a quella maschera dorata.

I camei di Sir Richard Branson

Tra i camei che sicuramente non hanno mancato di sorprenderci, ci sembra doveroso menzionare quelli dell'imprenditore britannico Sir Richard Branson; stiamo parlando di uno degli uomini più facoltosi del mondo, fondatore della Virgin Group. Tra le sue apparizioni, che non sarà sfuggita agli occhi dei più attenti 'investigatori', c'è quella in Casinò Royale del 2006; il film è quello ispirato al primo romanzo di Ian Fleming in cui, per la prima volta, a vestire i panni dell'agente 007 James Bond è Daniel Craig. Bene, in una delle scene, tra gli impiegati della Virgin Atlantic in aeroporto, proprio lui, il fondatore della compagnia aerea che sta facendo un controllo ai check-in. Ma attenzione, Casinò Royale non è il primo cameo di Sir Richard Branson; il noto impresario, infatti, ha preso parte (sempre con piccole comparse) nella serie Friends e anche nella commedia britannica Only fools and horses.

Chi si nasconde in Minority Report?

Potremmo definirlo uno tra i camei più camuffati della storia del cinema; un'apparizione che sembra davvero difficile individuare. In questo caso la comparsa è davvero nascosta, tanto che del volto dell'attrice si notano giusto gli occhi socchiusi e i capelli; eppure leggendo tra i titoli di coda di Minority Report appare anche il suo nome: quello di Cameron Diaz. Il film del 2002, diretto come sempre in maniera magistrale da Steven Spielberg, è ispirato al racconto di Philip K. Dick; i protagonisti sono Tom Cruise, Colin Farrell e Daniel London. Si tratta di un film fantascientifico ambientato nel futuro dove, grazie a qualcuno in grado di prevedere il futuro, i crimini possono essere contrastati; una previsione sbagliata, però, genera una catena di eventi inaspettati. E mentre gli spettatori sono impegnati a seguire le vicende dei, già citati, protagonisti, appaino in una scena di sfuggita il regista Cameron Crowe e, nascosta dietro di lui, la testa bionda dell'affascinante Cameron Diaz.

Dall' ispirazione ai celebri camei del chitarrista dei Rolling Stones

Che Johnny Depp sia uno tra gli attori più ecclettici del cinema contemporanea sembra quasi impossibile negarlo; tra le sue incredibili e stravaganti interpretazioni quella a cui forse, in tanti, appaiono particolarmente legati è il Capitano Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi. Un personaggio geniale, dai modi e dal look che non passano inosservati e con le movenze che lo rendono unico; benché il merito di tutti questi aspetti vada sicuramente all'attore, c'è da chiarire, come del resto lo stesso Johnny Depp ha fatto, che Jack Sparrow è così rock perché Depp si è voluto ispirare a Keith Richards; suo amico e soprattutto chitarrista dei Rolling Stones. E da questa ispirazione nascono i camei di Richards nei Pirati dei Caraibi, dove interpreta il Capitano Teague, padre di Jack Sparrow. Il primo cameo di Keith Richards arriva nel terzo capitolo, Pirati dei Caraibi - ai confini del mondo (2007), e dura esattamente 180 secondi. Il chitarrista dei Rolling Stones però, tornerà ad interpretare il padre pirata di Johnny Depp anche nei due capitoli successivi.

Maverick, un ritorno alla coppia di Arma Letale

Il film del 1994, Maverick, che vede alla regia Rchard Donner ha per protagonisti Mel Gibson e Jodie Foster; si tratta di un film western, ispirato ad una popolare serie televisiva. Quando si appresta a partecipare al torneo di poker del secolo, Bret Maverick, giocatore e imbroglione professionista, si ritrova senza soldi; minacciato da un truffatore senza scrupoli e in compagnia della giovane Anabelle. Nella pellicola non mancano momenti di ironia e goliardia e tra le scene appare improvvisamente un volto piuttosto noto a Mel Gibson; si tratta del collega Danny Glover che con un bavaglio in bocca ha un breve dibattito proprio con il protagonista. Per i più nostalgici, questo cameo appare come una vera e propria citazione alla coppia storica della saga di Arma Letale; film nei quali sempre Richard Donner dirige il duo Mel Gibson e Danny Glover.

I camei in Star Wars - Il risveglio della forza

E per concludere questo elenco che comprende alcuni dei camei più irriconoscibili delle storia del cinema, non potevamo fare a meno di citare una delle saghe più celebri al mondo: Star Wars. In particolare, ad esempio, ne Il risveglio della forza, diretto da J.J. Abramas, il nuovo capitolo della saga ha riportato, attraverso gli scenari e le atmosfere già noti, alla scoperta di nuovi personaggi e nuove avvincenti trame. Ma quello che sicuramente ha reso il film del 2015 molto atteso e affascinante è stata anche la presenza di numerosi camei; tra quelli attesi di attori storici come Harrison Ford o Carrie Fisher, però, si è assistito anche a comparse straordinarie e sicuramente mento attese. Tra queste, quella di Simon Pegg, che in Star Wars - Il risveglio della forza interpreta Unkar Plutt; un membro della specie acquatica Crolute e re dei rottami sul mondo desertico di Jakku. Ed ancora in questo capitolo della celebre saga troviamo Daniel Craig con la maschera dello Stormtrooper che finisce nelle mani di Rey e viene controllato dalla ragazza. Insomma che si tratti di omaggi, di espedienti per creare suspense o colpi di scena imprevedibili, i camei nella storia del cinema sono davvero moltissimi e potrebbe capitare di trovarsi difronte ad una comparsa eccezionale nel modo più inaspettato possibile.