Sport popolari in Italia: oltre il calcio, le discipline amate dagli italiani

In Italia il calcio è indubbiamente lo sport più popolare e seguito ma ci sono anche altre discipline che godono di una notevole popolarità. Il nuoto, ad esempio, è la seconda disciplina praticata con una penetrazione del 29%, a soli 5 punti dalla prima posizione. E questo pur incassando meno di un terzo dei contributi pubblici ricevuti dal calcio. Segue il ciclismo, con una penetrazione del 26%, e il tennis col 20%. Il successo dei diversi sport è legato anche variabili non economiche. A loro volta legate all’efficacia delle iniziative delle singole federazioni. Ma anche all'effetto 'trascinamento' dei successi nazionali e internazionali dei nostri campioni. Lo dimostra in modo chiaro l’analisi del trend della fanbase degli atleti italiani durante le Olimpiadi di Tokyo 2020. Il coinvolgimento delle persone nei singoli sport è fortemente collegato ai successi sportivi e alla potenza comunicativa dei singoli atleti, quali sono stati, ad esempio, Federica Pellegrini e Marcell Jacobs. Vediamo, di seguito, alcuni degli sport maggiormente amati e praticati dagli italiani.

Ciclismo

L'Italia ha una lunga tradizione nel ciclismo su strada e pista. Il Giro d'Italia, una delle tre grandi corse a tappe del ciclismo, è una delle competizioni più seguite e amate nel nostro Paese. Gli italiani hanno avuto molti campioni di ciclismo negli ultimi cento anni e questo sport è praticato ampiamente a livello dilettantistico e amatoriale. A livello professionistico lo scorso 14 gennaio si sono conclusi gli Europei di ciclismo di Apeldoorn, in Olanda. Gli azzurri hanno portato a casa due medaglie di bronzo con la coppia Vittoria Guazzini-Elisa Balsamo nella Madison e Stefano Moro nel Keirin. Medaglie che si sono aggiunte ai due ori e altrettanti bronzi dei giorni precedenti.

Motociclismo

Il campionato mondiale di motociclismo, noto come MotoGP, è un classico per gli appassionati del genere. Piloti italiani come Valentino Rossi sono diventati icone dello sport motoristico in Italia come all'estero. La storia del motociclismo nel nostro Paese affonda le radici nel lontano passato. Il primo motociclo circolò in Italia nel 1889 per opera del padovano Enrico Bernardi. Fra le due guerre il motociclismo raggiunse una grande popolarità e l'industria italiana del settore si impose come la più importante del mondo. La Federazione Motociclistica Italiana, ricostituita con questa denominazione il 23 marzo 1946 a Montecatini, trae la sua origine dal Moto Club d'Italia sorto a Milano il 31 maggio 1911 (a sua volta emanazione del primo Moto Club costituito, sempre a Milano, il 27 febbraio 1904).

Tennis, sport molto amato

Fra gli sport più amati in Italia c'è sicuramente il tennis. Giocatori come Fabio Fognini e Matteo Berrettini ne hanno favorito la diffusione e la pratica ottenendo successi a livello internazionale. Il torneo di tennis Italian Open è uno degli eventi più prestigiosi nel circuito ATP e WTA. Si tratta di un torneo che si svolge nella seconda settimana di maggio. Lo chiama comunemente Masters di Roma o Internazionali BNL d'Italia, dal nome di una delle maggiori banche italiane, sponsor dell'evento. Uno dei tre tornei che si svolgono su terra battuta nel tour ATP Masters 1000, l'Open d'Italia è considerato un importante punto di sosta durante la stagione. È considerato un evento "Premier 5" del Women's Tennis Association Tour.

Rugby

Anche se il rugby è uno sport nettamente meno popolare del calcio, ha una base di appassionati e tifosi consistente, in Italia, con una squadra nazionale che compete nel Sei Nazioni e nel campionato europeo. La città di Treviso è nota per la sua squadra di rugby di alto livello. L'attività rugbistica, sia maschile che femminile, è governata dalla Federazione Italiana Rugby (il cui acronimo è FIR), nata nel 1928 e fin d'allora associata al Comitato olimpico nazionale italiano, organismo di gestione dello sport nazionale. Dal 1987 la FIR è affiliata a World Rugby, la federazione internazionale di governo del rugby a 15 in tutto il mondo all'epoca nota come International Rugby Football Board (IRFB).

Pallacanestro e Pallavolo

La pallacanestro è certamente un altro sport molto popolare in Italia, con la Lega Basket Serie A (LBA) come massimo campionato. Il basket italiano ha prodotto talenti di livello internazionale, come Andrea Bargnani e Marco Belinelli. In ambito maschile il campionato è professionistico nella massima serie seguito da quattro serie dilettantistiche nazionali. Nel settore femminile le società sono tutte dilettantistiche e ci sono due campionati nazionali. Ogni squadra affronta tutte le altre compagini del raggruppamento di appartenenza due volte, una presso il proprio campo (partita in casa), una presso il campo avverso (partita in trasferta) con uno svolgimento che è detto girone all'italiana. Si assegnano due punti alla squadra che vince una partita e zero alla squadra sconfitta. Dal 1941 al 1956 era ammesso anche il pareggio, che valeva un punto, e dal 1956 al 1965 la sconfitta valeva un punto. Al termine del girone all'italiana le prime classificate disputano i playoff.

La pallavolo è uno sport molto amato in Italia, sia a livello maschile che femminile. La Serie A1 di pallavolo è una delle leghe più competitive d'Europa, e la Nazionale italiana ha ottenuto successi significativi nelle competizioni internazionali. Lo sport della pallavolo, nato nel 1895 negli Stati Uniti, fu praticato in Italia nell'anteguerra, soprattutto in ambito militare (il primo campionato, nel 1923, venne vinto dalla Guardia di Finanza di Roma). A partire dal 1° gennaio 1929 la Federazione Italiana Palla a Volo (FIPV) fu disciplinata nell'ambito dell'Opera Nazionale Dopolavoro (il primo titolo, assegnato nel 1930, fu vinto dalla Azogeno di Vado Ligure). Nel dopoguerra, sciolta l'OND, la nuova Federazione Italiana Pallavolo si costituì a Bologna il 31 marzo 1946.

Atletica leggera

L'atletica leggera ha molti appassionati seguaci in Italia, con atleti come Gianmarco Tamberi e Lamont Marcell Jacobs che hanno vinto medaglie d'oro olimpiche. Per quanto riguarda Tamberi è di questi giorni una notizia sulla separazione sportiva dal padre Marco, suo allenatore. Il campione olimpico e suo padre si sono divisi poco dopo gli Europei 2022 vinti da Gimbo (questo il soprannome dell'atleta) con quest'ultimo che è passato alla corte di Giulio Ciotti. Ma il tempo non sembra aver ricucito la ferita. La conferma è arrivata nella mattinata di giovedì 18 gennaio quando Tamberi senior ha pubblicato un post al vetriolo su Facebook, poi subito rimosso: "Tuo figlio dopo che ti sei giocato tutto, ma proprio tutto per lui, ti mette in mezzo a una strada da un giorno all’altro come una pezza da piedi". Parole che pesano, soprattutto se messe a confronto con quanto raccontato nei mesi scorsi dal campione olimpico che ha sempre ringraziato il padre, anche se non ha nascosto un rapporto burrascoso.

Sci, uno sport italiano

L'Italia è rinomata per la sua tradizione nello sci alpino. Le Alpi italiane offrono alcune delle migliori stazioni sciistiche al mondo, e gli italiani seguono da vicino le competizioni di questo sport. In Italia lo sci iniziò a diffondersi verso la fine del 1880, grazie alle imprese di alcuni appassionati, come l’alpinista Edoardo Martinori che, nel 1886, dopo aver compiuto con gli sci la traversata della Lapponia, riportò a casa un paio di sci suscitando grande interesse. Sempre più appassionati diedero vita a veri e propri club di sciatori, gli Ski Club, primo tra tutti lo Ski Club Torino, fondato nel 1901, a cui seguirono quelli di Milano e Genova. Questi gruppi di sciatori incominciarono a frequentare abitualmente i monti nella stagione invernale, dando il via nel 1902 alle prime gare di velocità in discesa.