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Scienza

20 cose sorprendenti che non sai sul corpo umano

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Il corpo umano non è un mistero, o meglio, per gli addetti ai lavori non lo è più. Per i comuni mortali, il corpo umano resta invece macchina complessa, spesso incomprendibile. Non basterebbe questo spazio per indagare tutte le numerose curiosità, quelle che non appartengono alla sfera medica e/o scientifica, che potrebbero essere esplorate. Ne abbiamo selezionate venti, alcune tra le più interessanti: se siete curiosi di scoprire quanto pesa la nostra pelle e come funzioni la memoria siete capitati nel posto giusto.

QUANTO PESA LA PELLE?

Non ne abbiamo percezione, ma ogni anno perdiamo circa tre chilogrammi di pelle. Si tratta dell'organo umano più pesante in assoluto; arriva a pesare tra i tre e i cinque chilogrammi, questo dipende dalla corporatura. Sappiamo che l'epidermide - lo strato esterno - si rigenera ogni venti/trenta giorni. Proprio come per i serpenti, le cellule morte si staccano, in maniera impercettibile, come delle squame. Ma come le eliminiamo? Uno dei fattori che permette questo cambiamento è il sudore: quando sudiamo cambiamo letteralmente pelle. Ad ogni modo, è interessante sapere che durante il corso della vita riusciamo a perdere tra i venti e i sessanta chilogrammi di epidermide. Un processo naturale necessario, senza il quale non avremmo la protezione adeguata: se non si rigenerassero le cellule dell'epidermide infatti, il nostro corpo sarebbe esposto ai fenomeni ambientali e le conseguenze potrebbero essere devastanti.

IL NASO E LE ORECCHIE NON SMETTONO MAI DI CRESCERE

Ve ne siete mai accorti? Probabilmente no, o meglio, avrete notato dei cambiamenti ma non gli avrete dato peso. Comunque, le orecchie e il naso non smettono mai di crescere. In verità, è la cartilagine a rilassarsi: nel corso del tempo, la forza di gravità influisce sulla pelle e la dilata. Le orecchie possono arrivare a "crescere" di circa diciotto millimetri negli anni, mentre il naso dagli otto ai quindici millimetri. Gli uomini possono notare una crescita maggiore rispetto alle donne. Nelle fase più acuta dell'invecchiamento, superati gli ottant'anni, le orecchie accelerano il processo di crescita e possono arrivare a un'espansione di 20 millimetri l'anno. Attenzione anche agli orecchini che indossate: la cartilagine, come abbiamo spiegato, è soggetta a cambiamenti, quindi indossare accessori troppo pesanti potrebbe favorirne il processo di dilatazione.

A COSA SERVE IL MIGNOLO?

Non ci crederete, ma il mignolo è una parte fondamentale della mano. E non per una questione estetica, anzi. Senza il mignolo avremmo la metà della forza, letteralmente. Il quinto dito è non solo in grado di assicurare una presa forte e sicura, ma in un'epoca in cui si fa uso smodato di smartphone e altri dispositivi simili, il mignolo è salvifico. Il mignolo regge lo smartphone: provate a raccogliere un telefono e a tenerlo in mano evitando di utilizzare il mignolo e vi renderete conto di quanto sia veritiero. Anche nell'antichità, quando l'obiettivo era accendere il fuoco sfregando pietre focaie, gli esseri umani si servivano del mignolo più di quanto facessero con le altre dita: è sinonimo dunque di forza ed equilibrio, pur essendo il più piccino. Quanto al mignolo del piede, sappiate che anche in questo caso è di vitale importanza per la stabilità: senza di lui sarebbe quasi impossibile reggersi in piedi.

DONNE E COLORI

Uomini e donne non vedono i colori nello stesso modo. Ma perché? Iniziamo col dire che i due sessi, biologicamente, hanno diverse funzioni cognitive, che riguardano ogni ambito del cervello. Per quanto riguarda il centro visivo nello specifico, diversi studi hanno dimostrato che le donne hanno maggiore capacità di parlare dei colori, di descriverli e inoltre riescono a memorizzarli con più semplicità. Le ricerche condotte, inoltre, hanno permesso di asserire che le donne riescono a distinguere con più perizia i dettagli che riguardano i colori, come le sfumature: hanno una percezione più sensibile e di conseguenza sono in grado di darne una descrizione precisa, più dettagliata. Tutto dipende dai fotorecettori, ovvero quelle cellule nervose situate sulla retina che hanno il compito di esaminare la luce percepita dagli occhi e di trasformarla. Quindi si tratta di una questione biologica.

IL FEGATO: UN ORGANO STRAORDINARIO

Quella del fegato che si rigenera non è una leggenda, Prometeo non ha mentito. E' l'unico organo del nostro corpo in grado di ricomporsi quando subisce un trauma. Il processo di rigenerazione del fegato è stato studiato per moltissimi anni, solo di recente, uno studio condotto al Children's Medical Center Research Institute di Dallas, in Texas, ha dato modo ai ricercatori di capire dove fossero situate e quali fossero le cellule in grado di compiere il processo di autoriparazione. La scoperta è interessante per diverse ragioni: in primo luogo, è stato finalmente individuato un processo logico che spiegasse il fenomeno. In secondo luogo, sarà più semplice per la medicina individuare nuove terapie da adottare. Il fegato, dunque, non è più un mistero, resta comunque estremamente affascinante il processo di rigenerazione, se si pensa che ci riferiamo a un organo del nostro corpo.

LA LINGUA NON STA MAI FERMA

La lingua è un muscolo instancabile. Non resta mai ferma, anche quando pensiamo che sia in una fase di riposo. Ecco spiegato il motivo per cui spesso è tendiamo a morderla, anche se pensiamo di non aver commesso gesti inconsulti. E' soggetta a micro-mutilazioni e cambiamenti costanti proprio per la sua "iperattività". Bisogna però sottolineare che pur essendo così vigorosa, non è forte quanto si possa pensare: in realtà la lingua è muscolo delicatissimo a cui bisogna prestare attenzione. E' soggetta a infezioni, talvolta anche gravi, se non vengono adottate le misure necessarie. Banalmente, bisognerebbe fare attenzione all'igiene orale, così come sarebbe necessario evitare piercing o pratiche sconsiderate come la biforcazione della lingua. Aggiungiamo anche che la lingua è capace ci comunicarci anche scompensi fisici e del sistema immunitario: basta osservare il colore per capire se ci siano infezioni in atto. Non sottovalutate mai i messaggi che vengono invitati!

PERCHE' CI STIRACCHIAMO?

La risposta che tutti darebbero è: per trovare sollievo. In parte è vero, ma in realtà nel compiere gesti come distendere i muscoli e sbadigliare si tende a stimolare il flusso del sangue, il motivo per cui dopo averlo fatto avvertiamo sensazioni di sollievo e rilassatezza. Si pensi che attività come lo yoga e il pilates puntano proprio su questo tipo di pratica. Ne beneficia anche il cervello: il rilascio di endorfine, che arriva con la stimolazione del flusso sanguigno, permette all'ossigeno di raggiungere più velocemente il cervello. Pertanto, sarebbe necessario non sopprimere l'istinto né di sbadigliare né di stiracchiarsi. Sarebbe importante farlo più volte al giorno, soprattutto quando si trascorrono diverse ore in posizioni statiche. Ad esempio, se si passa l'intera giornata seduti alla scrivania, sarebbe opportuno fare delle pause per rivitalizzare muscoli e cervello.

QUANTO INVECCHIA IL CORPO NELLO SPAZIO?

Se vivessimo senza la forza di gravità, saremmo più leggeri e la nostra spina dorsale tenderebbe a distendersi, perciò saremmo anche più alti. Tuttavia, se vivessimo nello spazio, avvieremmo un processo di invecchiamento velocissimo, a confermarlo è uno studio pubblicato dalla ricerca scientifica The Journal of Physiology. La ricerca è stata condotta negli Stati Uniti su un campione di nove astronauti americani e russi. In particolare, i ricercatori si sono concentrati su un muscolo della gamba, il tricipite della sura, di ogni soggetto e lo hanno monitorato dal 2002 al 2005 praticando delle biopsie. Sono stati prelevati campioni prima della partenza degli astronauti e al loro ritorno. Lo studio ha rilevato che dopo sei mesi trascorsi nello spazio la fibra muscolare di ognuno di loro si è indebolita del 40%. Ad ogni modo, gli astronauti impiegano diverse settimane per riacquisire forza nel muscolo; ma perché succede? Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, il fenomeno sarebbe da ricondursi alla denutrizione, o meglio a un deficit di calorie.

QUANTO TEMPO PASSIAMO A DORMIRE?

Vi siete mai chiesti quanto tempo della nostra vita trascorriamo a dormire? Pensate che il 40% della nostra esistenza viene impiegato per riposare; un dato che fa riflettere. Qualcuno potrebbe leggerlo come "tempo perso"; in realtà è necessario. Dormire poco comporta diverse problematiche come spossatezza, stanchezza costante, mal di testa, cattivo funzionamento del sistema immunitario, irascibilità e cambiamento repentino dell'umore. Pertanto, non dovreste pensare che una persona di circa ottant'anni ne abbia persi venti a dormire; pensate solo a quanti benefici porti riposarsi e farlo nel modo giusto. Ascoltate il corpo e assecondate le sue necessità; non farlo potrebbe portarvi a vivere malissimo il "tempo di veglia". Se l'obiettivo è non perdersi nulla e godersi il più possibile la vita, lasciate che il corpo si riposi. Badate bene: anche dormire troppo non fa bene alla salute: bisogna trovare il giusto equilibrio.

COME FUNZIONA LA MEMORIA

Quanto materiale possiamo immagazzinare nella nostra memoria? Come facciamo a ricordare? Mettiamola così, la nostra memoria è in grado di contenere quattro o cinque terabyte, un hard disk immenso che consente di conservare informazioni importanti, dati enormi. Come possiamo preservare questa memoria così importante? Esistono delle tecniche infallibili, tra cui parlare. Parlare, dire le cose a voce alta ci consente di analizzare l'informazione e immagazzinarla meglio. Un'altra cosa da fare è cedere alle emozioni; potrà sembrare una soluzione romantica, ma emozionarsi permette di ripercorrere alcune tappe della memoria, evoca dei momenti e delle situazioni che sono sempre presenti, anche se invisibili. Badate bene, per far sì che i ricordi più ingombrati vengano raccolti con perizia, la memoria tende a eliminare il superfluo, i dettagli: quindi capita che spesso non conserviamo con perizia tutto ciò che viviamo, a volte reinventiamo le situazioni.

LA VITA DELLE UNGHIE

Una curiosità affascinante sulle unghie: quelle della mano dominante crescono più velocemente rispetto a quelle dell'altra mano. Questo accade perché sono più esposte all'usura. Un altro fattore è rappresentato dai raggi solari: quando le mani sono baciate dal sole le unghie tendono a crescere con maggiore celerità. Cattive notizie per le donne: le unghie degli uomini crescono più velocemente. Sappiate anche che le unghie dei piedi crescono più velocemente di quelle delle mani e che quando vanno a contattato con l'acqua diventano più spesse, ma come mai? Accade che essendo porose assorbono acqua e di conseguenza si idratano. Le unghie, come la lingua, sono anche indicatori del nostro stato di salute: se le trovate sfaldate o fragili, rivolgetevi al vostro medico di fiducia, potreste avere dei problemi di salute e non saperlo.

ALCUNE CURIOSITA' SUL SANGUE

Esiste una parte del nostro corpo che non viene mai e poi mai irrorata dal sangue: la cornea. Come mai? La risposta è semplice: la cornea riceve ossigeno in maniera autonoma e non ha bisogno che questo venga trasportato dal sangue. Nel resto del corpo, invece, il sangue arriva ovunque. Partiamo dal cuore: si tratta dell'organo che pompa il sangue in tutto il corpo ogni giorno, per la precisione 7500 litri al giorno. Tutto funziona quando il sangue è in circolo e si muove grazie al plasma, che rappresenta la componente liquida del sangue, perché formato soprattutto da acqua. Al suo interno troviamo globuli bianchi e rossi e le piastrine.

PERCHE' SENTIAMO DOLORE?

A cosa serve il dolore fisico? Cosa succede al nostro corpo? Si tratta di una reazione involontaria essenziale perché al nostro cervello arrivi l'informazione che qualcosa non va, che c'è stato un intoppo. Il cervello valuta anche l'intensità del dolore, per capire effettivamente quanto sia importante il danno subito. Il tutto avviene tramite dei recettori che hanno il compito di trasmettere il messaggio. Non bisogna mai sottovalutare il potere del dolore: senza di esso avremmo difficoltà a capire cosa non va. Per quanto possa essere fastidioso e recare impedimento, dovremmo essere lieti di sentire il dolore.

UN ORGANO NUOVO

Non tutti sapranno che nel 2018 è stato scoperto un nuovo organo: l'interstizio. Di cosa si tratta? Di una sorta di rete che ha il compito di legare organi e muscoli; insomma, un organo di importanza vitale. Permette lo scambio di molecole tra i tessuti, cosa che ci mantiene in vita; se non funzionasse la comunicazione sarebbe interrotta e potremmo non ricevere più ossigeno. Agisce come ammortizzatore, ma sappiamo anche che potrebbe essere fondamentale per spiegare la formazioni di tumori e malattie infiammatorie. Prima della grande scoperta, l'interstizio veniva etichettato come tessuto connettivo. Non si aveva piena percezione dell'organo e si pensava che avesse anche una consistenza totalmente differente.

CI PIACE DAVVERO IL SOLLETICO?

Pensate un po': il solletico non è così divertente come pensiamo. Ridere è una reazione involontaria al solletico, ma non è sintomatica di una sensazione di piacere, anzi. In molti casi può essere un vero e proprio fastidio. Si parla del solletico come fenomeno misterioso; bisogna partire dal presupposto che in età adulta moltissime persone ricordano il solletico "subito" da bambini come un atto spiacevole. I bambini non ridono perché sono divertiti, ma perché reagiscono alla stimolazione, cosa che appunto non va di pari passo con le emozioni. Bisogna anche dire che in un passato decisamente remoto, come nell'antica Roma, il solletico veniva impiegato come tortura. Christine Harris, esperta del settore, ha spiegato al New York Times che si possono rilevare dei segnali nella persona a cui viene fatto il solletico, segnali che dovrebbero indicare che è stata raggiunta la soglia di sopportazione. Tra questi: portarsi le braccia al petto e stringerle e fare delle espressioni facciali sofferenti. In questo caso possiamo citare un detto antichissimo, nonché una regola aurea: il gioco è bello quando dura poco.

COME CAMBIA IL COLORE DEGLI OCCHI?

Che molti bambini nascano con occhi azzurri che poi nel corso delle prime settimane cambino colore è cosa nota. Quello che non immaginiamo però è che il colore degli occhi è scritto nel nostro codice genetico e che dipende dalla melanina e dai pigmenti situati nell'iride - la porzione dell'occhio colorata. Tutto dipende, comunque, dalla melanina che abbiamo in corpo, la stessa che poi determina anche il grado di abbronzatura quando ci esponiamo al sole. Chiaramente, più melanina troviamo all'interno dell'occhio, più l'intensità sarà scura. Anche la distribuzione incide: se la melanina è concentrata nella parte più interna si avranno gli occhi azzurri, se la si trova nella parte esterna gli occhi saranno castani. In sostanza, non c'è modo di modificare il colore degli occhi; è vero che può variare durante le prime settimane di vita, ma si tratta di un fenomeno di assestamento. Per il resto, o si ricorre a lenti a contatto o a tatuaggi permanenti o, meglio ancora, si lascia che le iridi restino del proprio colore, senza alterarlo in alcuna maniera.

UN CERVELLO POTENTISSIMO

Sappiamo tutti che macchina straordinaria sia il cervello umano. Quello che però spesso ignoriamo è che quando siamo in stato di veglia il cervello può arrivare a generare una potenza di 23 watt; ovvero, una potenza tale da porte accendere e tenere viva una lampadina. Sappiate inoltre che il cervello pesa circa tre chilogrammi, circa la metà di quanto pesa la pelle. Tendiamo spesso ad associare il cervello alla materia grigia, ma badate bene: solo per il 40% è formato da materia grigia, il restante 60% è materia bianca, ovvero la parte che forma la rete attraverso cui si veicolano le informazioni. A proposito di informazioni, il cervello a volte tiene per sé delle cose che per noi potrebbero essere fondamentali: un esempio lampante è la sindrome dell'anomia. Questa si manifesta quando vogliamo ricordare un termine o un episodio e lo ricordiamo ma non riusciamo a tradurlo in parole, perciò diciamo: "ce l'ho qui, sulla punta della lingua". Dunque il cervello è un nostro alleato oppure no? La risposta è sì, ma dobbiamo essere noi in grado di alimentarlo correttamente.

COSA ACCADE IN VECCHIAIA?

La vecchiaia, l'età del tramonto, spesso genera emozioni contrastanti. Se da una parte pensiamo che superati i settant'anni si raggiunga la maturità per potersi definire saggi e alti dispensatori di consigli, dall'altra sembra che il tempo per sbagliare, imparare e vivere stia finendo. Tutto sta nell'assumere la giusta prospettiva. Fisicamente accade che dopo i settanta perdiamo neuroni, 100.000 al giorno, la mobilità è più limitata e il corpo necessita di maggiore riposo per recuperare energie. Tutto questo può essere alleggerito dall'attività fisica e mentale; non bisogna cedere al pensiero che sia tutto finito, ma bisogna impegnarsi perché quella fase della vita diventi la migliore, anche se il corpo sembra voler rallentare. Vedrete che se stimolato, risponderà in maniera diversa e vi chiederà di stare al passo.

L'APPENDICE SERVE A QUALCOSA?

La risposta è potenzialmente no. L'appendice dell'intestino è una componente pressoché inutile che potrebbe non esistere e non ne sentiremmo la mancanza. Talvolta si infiamma e, in casi gravi, può anche portare a conseguenze fatali. Ma allora se non serve e anzi può portare scompensi, perché è lì? Cosa se ne fa il nostro corpo? Sembra proprio che in passato l'appendice avesse un ruolo ben preciso, fosse uno degli organi di vestige che si attivava per aiutare la digestione di componenti erbivore dure, come la corteccia degli alberi. L'alimentazione è cambiata nel corso del tempo e il corpo si è adattato alle nuove abitudini alimentari rendendo inutile la funzione dell'appendice. Alcuni scienziati ritengono che presto o tardi l'appendice scomparirà da sola.

I PELI DEL VISO

I peli del viso sono quelli che crescono più velocemente in assoluto, anche rispetto a capelli e peli delle gambe: un po' per l'esposizione a cui sono soggetti, un po' perché più idratati rispetto ad altri. Chiaramente contribuisce in maniera importante l'apporto ormonale, sia negli uomini, sia nelle donne. Ad ogni modo, una regola importante è avere cura della pelle che ospita i follicoli, per evitare irritazioni.

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